Un salto che equivale a «un risveglio»: Gionata Ruggieri, in arte GionnyScandal, paladino dell’emo-trap, cambia genere e balza al pop-punk. Il suo nuovo singolo «Salvami», infatti, abbandona l’autotune e abbraccia le chitarre graffianti in stile Blink-182. «Non ero più soddisfatto di quel che facevo e non uscivo più dallo studio felice — racconta l’ormai ex rapper, 29 anni —. “Salvami” è stata un risveglio e ho deciso di fregarmene del mercato, visto che so di avventurarmi verso un filone che non è mainstream da almeno 10 anni».
La paura del fallimento c’è, continua, ma la priorità è stare bene con se stessi: «Sono consapevole del rischio, ma non mi interessa. Da ragazzino suonavo la chitarra in una band, sono cresciuto con i Green Day, i Sum 41, i Blink e ho capito che voglio fare quel tipo di musica. Magari mi insulteranno, magari invece ci sarà un ritorno del genere in Italia, sarebbe super positivo».
Dopo una decina d’anni di militanza nel rap e dopo l’album «Black mood», ultimo lavoro in studio uscito nel 2019, Gionny si allontana dalla trap e spera che i fan lo seguano: «Sarebbe bello che i ragazzini anziché ambire a quel che viene detto nei pezzi trap avessero voglia di imparare a suonare degli strumenti. Non sto sputando su un genere che ho anche fatto, ma è una roba che non sento mia, dove i contenuti sono sempre gli stessi e si parla solo di soldi, collane, rivalse di strada».
Nelle canzoni, GionnyScandal è invece abituato a riversare sofferenze e battaglie personali, parlando apertamente della sua lotta con la depressione e con l’ansia. E per quanto «Salvami» sia una canzone piena di energia, orecchiabile e liberatoria, il tema ritorna: «Il testo parla di una relazione, ma non è per forza riferito a una ragazza. Riguarda tutte le persone che mi sopportano quando sto male, quando sono in preda agli attacchi di panico di cui soffro e di cui mi sto liberando pian piano, quando prendo i calmanti che sono costretto ad assumere per stare meglio. Non lo faccio apposta a stare male, ma è difficile sopportare qualcuno come me». A salvarlo, saranno le mani femminili che sono raffigurate nella copertina del singolo o sarà ancor meglio la chitarra elettrica che quelle mani gli porgono: «Ho capito che per stare bene si deve fare al cento per cento quello che si vuole e quello che voglio fare io è il pop punk», ribadisce. Indietro non si torna: «Sto lavorando a un album per il 2021 e sarà tutto declinato su questo genere. Non è solo un pezzo, è un nuovo inizio».
Barbara Visentin, Corriere.it