Tra le prime donne in Italia a laurearsi in medicina, pedagogista, candidata tre volte al premio Nobel per la pace, prima e unica donna a comparire su una banconota italiana: Maria Montessori, interpretata dall’attrice Donatella Finocchiaro, è la quinta protagonista de “Il Segno delle Donne”, una coproduzione Rai Cultura – Anele, prodotta da Gloria Giorgianni, che Rai Cultura propone mercoledì 29 novembre alle 21.10 su Rai Storia con la conduzione di Angela Rafanelli.
Donatella Finocchiaro fa rivivere la storia, la personalità e il carattere di Maria Montessori rispondendo alle domande di Angela Rafanelli con parole realmente usate della pedagogista in lettere, diari, colloqui con giornalisti e discorsi pubblici, portati alla luce dagli autori, con la consulenza della storica Elvira Valleri.
Per ripercorrere le tappe della sua vita e della sua carriera, il racconto viene scandito in due atti rappresentativi di due momenti emblematici delle sue vicende umane e professionali, supportati da un’accurata trasformazione – trucco e costumi – dell’attrice e dai cambi di ambientazione e di elementi scenici. Inoltre, la narrazione si arricchisce di immagini inedite, filmati di repertorio e interviste a testimoni illustri, come la docente di storia della pedagogia Paola Trabalzini, la storica Elvira Valleri e la presidente dell’Associazione Romana Montessori Daniela Dabbene.
STORIA DI MARIA MONTESSORI
Maria Montessori nasce a Chiaravalle (Ancona) nel 1870 e fin da ragazza si appassiona alle materie scientifiche, in particolare alla matematica e alla biologia. Entrata nella facoltà di Medicina dell’Università “La Sapienza” di Roma, Maria riesce, con non poche difficoltà, a far parte di una comunità scientifica composta prevalentemente da uomini. Nel 1896 si laurea in medicina specializzandosi in neuropsichiatria: è la terza donna italiana a laurearsi in ambito medico. Nel corso degli anni, Maria partecipa a numerosi convegni pedagogici europei, apprendendo i vari metodi sperimentali utili alla rieducazione di persone con disabilità intellettive. Inizia così ad appassionarsi al mondo dell’educazione e a occuparsi dell’organizzazione educativa di alcuni asili. Elabora uno studio che diventerà la prima edizione del suo celebre “Metodo”. Porta all’inaugurazione, nel 1907, della prima “Casa dei Bambini”, un luogo speciale destinato ai figli dei lavoratori, un esperimento unico nella storia dei servizi dedicati all’infanzia, che ha ottenuto successo anche all’estero. Da qui la nascita del “movimento montessoriano”, della “Scuola magistrale Montessori”, incentrata sulla formazione degli insegnanti, e dell’”Opera Nazionale Montessori” nel 1924, un’organizzazione volta alla diffusione, all’attuazione e alla tutela del metodo di Maria Montessori. In quel periodo Maria trova l’appoggio anche di Mussolini, deciso a combattere il problema dell’analfabetismo, ma a causa dei continui contrasti col regime è costretta a chiudere le sue scuole e ad abbandonare il Paese. Una volta terminata la guerra, Maria torna in Italia e si impegna nella ricostruzione dell’Opera Nazionale e a far conoscere i suoi principi pedagogici. Con il suo lavoro, gli studi e le ricerche, Maria Montessori ha affermato la voce di chi non aveva spazio all’interno della società: le donne, di cui si era fatta portavoce e paladina, e soprattutto i bambini, che lei considerava “i costruttori, i padri degli uomini, gli esseri umani da cui dipende il destino del mondo”.
“Il Segno delle Donne” è una co-produzione Rai Cultura – Anele con Angela Rafanelli, realizzata da Anele. Prodotta da: Gloria Giorgianni. Regia di: Michele Imperio (Maria Signorelli, Titina De Filippo, Maria Montessori) e Marco Spagnoli (Ada Pace, Ave Ninchi, Marta Abba).