Con un omaggio a Charlie Watts, i Rolling Stones sono tornati sul palco per la prima volta dallo scoppio della pandemia: una batteria sul palco vuoto e alle spalle gigantografie del leggendario “drummer” con loro da quasi 60 anni hanno aperto la tappa di St. Louis del tour No filter al Dome dell’Americàs Center.
Watts è morto a 80 anni un mese fa, ma non avrebbe comunque preso parte alla tournée perchè convalescente dopo un intervento chirurgico: a sostituirlo come “cuore pulsante” della band nei concerti nordamericani era già stato scelto il 64enne Steve Jordan, uno stretto collaboratore di Keith Richards.
Un nuovo omaggio, stavolta con le parole, è arrivato dopo la seconda canzone, It’s only rock ‘n’ roll (But i like it), quando Mick Jagger, Richards e Ronnie Wood hanno ringraziato i fan per i tributi di affetto dopo la scomparsa del loro Charlie: “È il primo tour da 59 anni che facciamo senza di lui”, si è commosso Jagger: “Charlie ci manca moltissimo, sul palcoscenico e come amico, abbiamo tanti ricordi di lui e sono sicuro che anche voi, se ci avete visto prima, li avete”.
Il tour era originariamente in programma nel 2020, con la tappa di apertura il 27 giugno in Missouri, ma, come ogni altra manifestazione, lo spettacolo era stato cancellato a causa del coronavirus. Che la pandemia non abbia ancora mollato la presa era evidente a St. Louis, dove la variante Delta continua ogni giorno a mietere vittime.
Vaccini anti-Covid sono stati offerti ai fan al pronto soccorso dello stadio, mentre dal dietro le quinte gli Stones hanno lanciato un video-appello alle decine di migliaia di fan a venire allo stadio vaccinati o almeno avendo fatto il tampone: “Hello everyone, siamo tornati, è stato troppo lungo”, hanno detto i tre vegliardi del rock invitando a rispettare le norme anti-Covid. “Vogliamo darvi una grande serata”, ha aggiunto il 74enne Ronnie: “E una serata sicura”, gli ha fatto eco Jagger, che con i suoi 78 anni è il più anziano del gruppo. “Noi siamo vaccinati, e dovreste esserlo anche voi”, aveva aggiunto il 77enne Richards: “E se vogliono la maschera, mettetevela, non è un gran sacrificio”.
Ad aprire per i tre ‘superstiti’ membri della leggendaria band britannica con l’aggiunta dell’afro-americano Jordan, sono stati i Revivalist, una band di New Orleans. Gli Stones hanno offerto una ventina di nuovi e vecchi successi, cominciando con Street fighting man dall’lp Beggars banquet del 1968, e poi Under my thumb, Wild horses, You can’t always get what you want, Start me up e Honky tonk woman, l’immancabile Satisfaction e Sympathy for the devil, con Mick Jagger scatenato sul palco come un ragazzino, a dispetto dell’età e dell’operazione di due anni fa per correggere una stenosi dell’aorta.
Se si esclude una esibizione a inviti che si è tenuta lo scorso lunedì 20 settembre nel Massachusetts Gillette Stadium di Foxborough, dove la band nata a Londra nel 1962 si è esibita in soli 15 brani davanti ad una platea di circa 300 persone per il proprietario dei New England Patriots, Robert Kraft, St. Louis è stata la prima data ufficiale per gli Stones nel 2021: dopo la città del Missouri il tour includerà tappe negli stadi di Charlotte, in North Carolina, Pittsburgh, Nashville, Minneapolis, Tampa, Dallas, Atlanta, Detroit, Los Angeles, Las Vegas. Ad Austin il gran finale, in calendario il 20 novembre.
Repubblica.it