Trentasei anni dopo aver affascinato, divertito e spaventato gli spettatori, lo ‘spiritello porcello’ di Tim Burton torna al cinema in grande stile: con un sequel, Beetlejuice Beetlejuice, che inaugura la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia, diretta da Alberto Barbera. “Sono entusiasta – ha dichiarato il regista – Significa molto per me avere la prima mondiale di questo film alla Mostra di Venezia“.
La trama
Dopo una tragedia familiare imprevista, tre generazioni della famiglia Deetz tornano a casa a Winter River. Ancora perseguitata da Beetlejuice (Michael Keaton), la vita di Lydia (Winona Ryder) viene sconvolta quando sua figlia adolescente ribelle, Astrid (Jenna Ortega), scopre in soffitta il misterioso modello della città e il portale per l’Oltretomba viene accidentalmente aperto. Con problemi in agguato in entrambi i mondi, è solo una questione di tempo prima che qualcuno pronunci il nome di Beetlejuice tre volte e il dispettoso demone torni a scatenare il suo caos personale.
Il primo film e l’idea del sequel
Uscito nel 1988, Beetlejuice – Spiritello porcello divenne immediatamente un film di culto ed è tuttora uno dei lavori più noti di Tim Burton. Commedia dai toni oscuri e grotteschi, il film incassò oltre 74 milioni di dollari a fronte di un budget di 15 milioni di dollari, si aggiudicò l’Oscar per il miglior trucco nel 1989 e ha dato vita a una serie televisiva animata e a un musical teatrale.
Secondo Tim Burton, “l’idea di un sequel è venuta fuori molte volte: giravano anche varie sceneggiature. Ma ho sempre pensato che se dovevamo farlo dovevamo farlo bene e con l’approvazione di Michael, Catherine e Winona. Se non fossero stati tutti d’accordo non l’avrei fatto”. Il regista considera il film molto speciale e lo ha sempre guardato dal punto di vista di Lydia. “Ho iniziato a pensare a come si sarebbe svolta la sua vita: – ha dichiarato alla Mostra del cinema – passare dall’essere una tosta ragazzina goth a un’adulta. Cosa le è successo in trentacinque anni? Cosa succede a tutti noi? A volte, invecchiando, perdiamo un po’ parte di noi, prendiamo una certa strada, facciamo un certo viaggio, abbiamo varie relazioni, e tutto questo ci cambia. Mi identificavo con Lydia allora e mi identifico con lei adesso”.
“Questo nuovo film – ha detto Burton – è anche molto personale per me, in parte perché ha lo stesso spirito del primo: molta improvvisazione, molti effetti speciali non digitali e semplicemente molta libertà di fare quello che volevo fare. Mi ha ricordato il vero motivo per cui mi piace fare film. E il cast, non solo Michael, Catherine e Winona, ma anche Jenna, Justin, Monica, Willem, lo ha reso un film per me molto speciale”. D’altronde è proprio grazie al set di questo film se Tim Burton e Monica Bellucci si sono conosciuti e sono diventati una coppia, amatissima dai fan.
Il cast
Il cast di Beetlejuice torna al completo in questo sequel. A partire da Michael Keaton che è ancora il volto dello spiritello che dà il titolo al film ma che, l’attore ci tiene a precisarlo, non è il vero protagonista. Nell’originale del 1988, il personaggio appariva sullo schermo solo per 17 minuti e Michael Keaton è sempre stato convinto che il sequel dovesse mantenere questo equilibrio. “Penso – ha dichiarato alla rivista GQ – che il personaggio di Beetlejuice non guidi la storia tanto quanto lo faceva nel primo. Fa più parte della trama in questo film rispetto al primo, che invece è un caso in cui questa cosa arriva e guida un po’ il film”.
Insieme a lui tornano Winona Ryder e Catherine O’Hara, mentre tra i nuovi attori figurano Willem Dafoe, Justin Theroux, Monica Bellucci e Jenna Ortega, amatissima per il ruolo di Mercoledì nell’omonima serie Netflix creata da Tim Burton.
Quando e dove vederlo
Dopo la presentazione all’ottantunesima edizione del festival di Venezia, il film arriverà nelle sale italiane il 5 settembre.