Bene le commedie sentimentali «made in Hollywood». E il fenomeno più interessante sono le cosiddette «reruns», quei film che vengono programmati più volte
È l’estate, pare, il periodo migliore per il cinema in tv: coi palinsesti in regime di bassa stagione, le produzioni che languono, la platea complessiva che s’assottiglia, i film tornano ad assumere un valore strategico: gli «slot» vanno comunque riempiti e le pellicole rappresentano un buon modo per coprire le esigenze delle reti, senza grandi spese ma con buoni, se non ottimi risultati. Non va in ferie, per esempio, l’appuntamento tradizionale di Canale 5 coi «Filmissimi», che vengono riadattati a coprire «i buchi» del giovedì, del martedì, talvolta pure del sabato. La scorsa settimana la rete ha proposto la commedia in prima tv, con Cameron Diaz, Tutte contro lui, che ha «tenuto» davanti al teleschermo due milioni e mezzo di spettatori (con una share del 14,1%).
Le commedie sentimentali «made in Hollywood» sono quelle che meglio tengono in equilibrio il rapporto costo/risultato: all’inizio di giugno, un film in prima tv con George Clooney — Paradiso Amaro, ovvero The Descendants— aveva raccolto l’ascolto record di 3.991.000 spettatori, per il 17,6% della share. Ma il fenomeno più interessante sono le cosiddette «reruns», quei film che vengono programmati più volte, sempre con buoni risultati (a riprova di una legge ricorrente nei consumi culturali, ovvero che pochi prodotti raccolgono la maggior parte del pubblico). Quest’estate, per esempio, Il diavolo veste Prada— al sesto passaggio su Canale 5 — ha raccolto due milione e mezzo di spettatori, per una share del 13,3%. Un caso ancora più interessante è rappresentato dalla recente messa in onda, questa volta su Italia 1 (e dunque pensando a un pubblico più maschile e più giovane) di Bastardi senza gloriadi Quentin Tarantino: al suo terzo passaggio free (la prima volta, nel 2012, in versione «televisiva» in due puntate) ha raccolto oltre un milione e mezzo di spettatori, per una share del 10,5%.
(In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel)
Corriere della Sera