Lavinia Mancusi – “Alba”
Un inno al nostro Mediterraneo, alla Taranta Salentina, alla Pizzica, alla vita che nasce di questa cantante e artista dall’anima evocativa. Polistrumentista incredibile di cui raccomando a tutti l’ascolto. Dove la curiosità, la carnalità, la spontaneità, la bravura si mescolano e diventano il preludio di sorgente.
Birds – “Paper Cup”
Nella piccola piazzetta dietro l’angolo potete sorseggiare il primo caffè. La città si è svegliata tutta intorno e neanche ce ne siamo accorti. Sembra un miracolo la vita. Ogni mattina una scena teatrale sempre uguale e infinitamente diversa. C’è prospettiva di sereno, il cielo è ceruleo e inizia l’azzurro. Qualsiasi sia il correre successivo questo momento rallenta e dilata gli spazi di un unico respiro sentito.
Franco Battiato – “Cerco un centro di gravità permanente”
Eccolo sua maestà il sole, come un cappello chiaro sembra voglia posarsi sulle nostre teste. Il traffico corre, il mare si popola, le montagne odorano di baite più vicine. Il mezzogiorno sembra una salita di una strada di campagna dove non si pensa non ci si ferma e le piante sono una carezza. Questo brano andrebbe ascoltato ad alto volume poco prima di pranzare.
Divae Project – “Tango zoppo”
Se si utilizza il primo pomeriggio per ritirarsi nelle stanze o ritirarsi nelle menti si può avvertire qualcosa di indubbiamente magnetico. In queste ore il caldo si fa intenso, colpa della digestione o della salita appena fatta a me capita spesso di ragionare, in una sorta di isolamento orchestrale tutto interiore, sul senso del tempo e sull’importanza dell’esatto momento in cui sono. Tango, fisarmonica, ricordi. Scelgo questo brano perché, a mio avviso, rappresenta questo distinto sensore. Magico incontro tra cultura, arte, istinto, umanità, fratellanza musicale. Ti ritrovi davanti ad uno specchio ed è una macchina del tempo. Uno scorrere che diviene. Album, “Prog will neve die”, che merita di essere ascoltato tutto con attenzione.
Beatles – “Here come the sun”
Forse manca poco, ma ve ne siete accorti? C’è stato quel momento in cui sembrava potesse piovere. Capita a volte d’estate che la natura per divertimento o per ribellione faccia degli scherzi e poco fa sembrava davvero che potesse piovere e invece no. Eccolo qui…. ancora da dietro le nuvole, qui arriva il sole. Per chi conosce le mie playlist loro, gli immortali Beatles, non possono mancare quasi mai.
Frankie HI-NRG MC – “Fight da faida”
Grandissimo artista. Questo brano ve lo propongo nella sua esibizione per RAI Radio. 2. Perchè il “sole” arrivi, più che mai in questi tempi, in troppi luoghi e in troppe vite piegate dal disumano. Arrivi ad illuminare, pacificare e sanare. Ascoltate ogni parola ne vale la pena.
Lucio Dalla – “Mille Miglia”
Con il testo dell’infinito poeta Roberto Roversi. Brano di viaggio materico, interiore e metagalattico. Via dal nulla la parola è veicolo non solo metaforico ma immaginifico della vita. Ovunque andiate e in ogni senso fatelo con questa frequenza di intenti. Le parole sono la genesi, spesso.
Banco del Mutuo Soccorso – “Moon suite”
Perchè dove c è il re c’è la regina. Non avrebbe senso parlare di sole se non ci fosse la luna. La luna….. dove perdere il senno, ritrovare la propria ombra e rinascere. Mentre i raggi gialli hanno un’unica direzione verso fuori, la luna accoglie tutti, anche i persi. E li almeno non annegano. Brano e album, “Orlando le forme dell’amore”, meravigliosi. Non temo di ripetermi.
Keith Emerson – “Summertime”
Suonata da lui tutto splende, balla, esiste. Tempo d’estate ma anche tempo dispari. Siate sempre oltre al pari, al pre-costituito, oltre. Sempre un po prog. Al sole piace, me lo ha detto lui.
Francesco Nuti – “Sarà per te”
Semplicemente ciao Francesco, me lo dai un bacino? Che silenzio c’è stasera di padre polacco e non, Giulia ride e insieme a lei noi tutti da qui, per te, fino a te.