Nuovi guai giudiziari per Marilyn Manson. Dopo le accuse di abusi sessuali e violenze che alcune ex fidanzate gli hanno mosso negli scorsi mesi, il cantante è stato arrestato per aver aggredito – nel 2019 – un operatore video che stava effettuando delle riprese durante un suo concerto. Il mandato di arresto era stato emesso nell’ottobre del 2019, ma solo oggi Manson ha deciso di consegnarsi alla polizia di Los Angeles.
Nonostante i fatti e la denuncia per aggressione risalgano a tre anni fa, il Dipartimento di polizia di Gilford, nel New Hampshire, ha reso noto il mandato d’arresto per Marilyn Manson soltanto a inizio maggio. Come riporta il Los Angeles Times, la rockstar è accusata di due reati di aggressione risalenti al 18 agosto 2019, quando Manson si era esibito in un concerto a Gilford. Brian Hugh Warner, questo il vero nome del cantante, avrebbe aggredito fisicamente un video maker nei padiglione della Bank of New Hampshire per motivi ancora da chiarire. L’operatore video aveva denunciato l’aggressione fisica – ma non sessuale, specificano dal dipartimento della polizia di Los Angeles- il giorno dopo il concerto, ma le indagini si sono protratte per lungo tempo.
A tre anni di distanza, Marilyn Manson ha deciso di consegnarsi volontariamente alle forze dell’ordine per rispondere delle accuse a suo carico. La rockstar dovrebbe comparire davanti ai giudici a metà agosto e rischia una pena detentiva non superiore a un anno di carcere e una multa fino a 2mila euro. A convincere il cantante a costituirsi sarebbero stati i suoi legali, viste le recenti accuse di abusi sessuali e violenza domestica che gli sono state mosse da alcune sue ex fidanzate. Il dipartimento di polizia di Los Angeles sta portando avanti, infatti, indagini parallele sulle accuse di violenza sessuale e abusi, che avrebbero coinvolto l’eclettico artista tra il 2009 e il 2011, quando Manson risiedeva a West Hollywood. A dare il via all’inchiesta sono state le dichiarazioni dell’attrice Evan Rachel Wood, ex fidanzata di Manson, che avrebbe subito “orribili” violenze dalla rockstar. Accuse durissime alle quali erano seguite quelle di un’altra ex, Esmè Blanco, che ha raccontato di essere stata colpita con un martello e inseguita con un’ascia da Marilyn Manson. L’artista si era difeso pubblicamente, parlando di relazioni consensuali, ma la casa discografica Loma Vista Recordings aveva deciso comunque di rescindere il contratto con lui lo scorso febbraio.
Novella Toloni, ilgiornale.it