Roma, i ragazzi del cinema America: “Pronti ad abbandonare la città”

Roma, i ragazzi del cinema America: “Pronti ad abbandonare la città”

Il vicesindaco e assessore alla Cultura Bergamo due giorni fa ha invitato gli organizzatori «a ridurre il disturbo sonoro, anche con soluzioni tecniche quali impianti audio diffusi e di prossimità ove non fosse possibile utilizzare cuffie e auricolari» e annunciato che il prossimo anno la piazza verrà messa a bando

“Abbandoneremo la città a beneficio di un’altra, più aperta e preparata ad accogliere le sfide”. A minacciare di andare via da Roma è Valerio Carocci, presidente di Piccolo Cinema America, l’estate 2017 potrebbe essere l’ultima per l’arena di San Cosimato.
Il vicesindaco e assessore alla Cultura Luca Bergamo, che il 10 aprile aveva concesso il patrocinio del Comune alla rassegna, due giorni fa ha invitato gli organizzatori “a ridurre il disturbo sonoro, anche con soluzioni tecniche quali impianti audio diffusi e di prossimità ove non fosse possibile utilizzare cuffie e auricolari”. Un tributo da pagare ai battaglieri 22 residenti di San Cosimato che, per l’anno prossimo, possono contare sulla volontà del Campidoglio targato M5S di rimettere in discussione l’arena: “Si ritiene necessario per il futuro procedere in maniera diversa da quanto accaduto fino a oggi in termini di organizzazione dell’evento “, scrive Bergamo. Tradotto, vuol dire che la prossima estate la piazza verrà messa a bando e la rassegna avrà una durata ridotta rispetto ai 2 mesi attuali.
“Rispetto a quanto dichiarato ieri sera dal Campidoglio con l’annuncio del regolare svolgimento della rassegna cinematografica a San Cosimato per questa estate comunichiamo alla città che in vero il Gabinetto del Sindaco ha rinnegato le sue responsabilità politiche scaricandole sul Municipio I e richiedendo inoltre la museruola all’evento, mediante l’utilizzo di auricolari”. Così Valerio Carocci, presidente di Piccolo Cinema America.
“In riferimento poi al futuro bando per l’utilizzo della piazza, sulla quale, per inciso, non abbiamo mai percepito fondi comunali, né li vogliamo, rispondiamo che piuttosto abbandoneremo la città a beneficio di un’altra, più aperta e preparata ad accogliere le sfide – aggiunge Carocci – Come può questa amministrazione parlarci di bandi pubblici quando, a un anno dal suo insediamento e dalla pubblicazione della nostra vittoria al concorso per la gestione del Cinema Troisi, non è ancora riuscita a metterci nelle condizioni di riaprire la Sala?”.
“Per quanto riguarda la strumentalizzazione di una problematica reale e comprensibile, dovuta agli eventi culturali nelle piazze abitate della nostra città – continua il presidente di Piccolo Cinema America – invece rispondiamo che nella nostra idea di Roma ci sono tante arene al posto delle isole pedonali del Pigneto, di San Lorenzo e di Piazza Trilussa, dove gli unici protagonisti sono gli 80 decibel provocati dalla movida selvaggia, spaccio, violenza e uso sfrenato di alcolici”.
“Ci ricordiamo – sottolinea Carocci – di quando il comitato elettorale della Sindaca pose fine alla distribuzione di volantini ad opera dell’attuale consigliera comunale Gemma Guerrini, residente a San Cosimato, che dichiarava di essere contraria alla nostra iniziativa e più in generale a qualunque progetto di cinema in piazza? Oppure forse vogliamo dibattere sul valore di una petizione di 22 firme anticipate al Campidoglio da una nota della stessa Guerrini e raccolte in cinque mesi su una piazza che registra 1.300 nuclei abitativi? Il tutto contro un’iniziativa di interesse culturale cittadino?”
“Luca Bergamo dovrebbe ben sapere che, se si patrocina senza oneri un evento, lo si condivide e si difende come ideato dai reali organizzatori. Ad oggi – conclude Carocci – siamo noi a farci carico dell’unica manifestazione gratuita di reale rilevanza promossa da giovani quest’estate a Roma; del programma culturale per l’Estate Romana ancora non si sa nulla. Siamo a disposizione del Vice Sindaco: crediamo abbia bisogno di sostegno visto che di fatto è stato messo sotto scacco dai rumori di una singola consigliera”.
“Una follia ostacolare o chiudere l’arena del Cinema America a Trastevere. Crediamo in una città viva e popolare. La Regione Lazio è a totale disposizione per salvare questa straordinaria esperienza di cultura e volontariato giovanile”, ha scritto sul suo profilo Facebook il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.
“Il movimento che si è aggregato intorno a un gruppo di ragazzi straordinari è il fatto culturale più importante che si è determinato in città negli ultimi anni. Sarebbe gravissimo perdere questa ricchezza per atteggiamenti burocratici e proprietari. La città ha bisogno di vita, di rimettersi in moto, favorendo aggregazioni libere e autonome. Chi non lo capisce colpisce al cuore la vitalità di Roma e il protagonismo giovanile. Siamo convinti che la riuscita dell’iniziativa sia fortemente connessa alla bellezza di piazza San Cosimato. Tuttavia se dovessero permanere assurdi meccanicismi di boicottaggio siamo pronti a ospitare i ragazzi nelle nostre strutture, da Trastevere al Forlanini fino al Castello di Santa Severa“, ha scritto in una nota Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio.

La Repubblica

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