Il mondo delle radio e degli imprenditori radiofonici è a dir poco litigioso. E non sarà facile, nonostante le buone intenzioni e le belle parole, mantenere l’armonia attorno al Tavolo editori radio che dovrà governare le ricerche sugli ascolti d’ora in poi. Basti pensare ai rapporti a dir poco tesi negli ultimi mesi tra il patron di Rtl 102,5, Lorenzo Suraci, quello di Radio Italia, Mario Volanti, e quello di Rds, Eduardo Montefusco.
I tre, nel luglio del 2010, quando andavano d’amore e d’accordo, avevano fondato una casa discografica, Ultrasuoni, che avrebbe dovuto seguire una serie di progetti musicali da spingere, poi, sui loro network. Il controllo della casa discografica era paritetico (33,33% ciascuno a Baraonda edizioni musicali di Suraci, a Dimensione galassia di Montefusco, e a Volanti direttamente), e la partenza era stata col botto, grazie al grande successo della band dei Modà. A guidare, operativamente, Ultrasuoni è sempre stato Suraci. E questo, nel tempo, ha creato tensioni. Tanto che la casa discografica, che avrebbe dovuto allargare le sue attività anche ad altri artisti, è poi rimasta fondamentalmente dedicata solo ai Modà. Ora, però, le tensioni si sono tramutate in guerra aperta. E, come denunciato dallo stesso Kekko Silvestre (cantante e leader dei Modà), i network Rds e Radio Italia, nonostante siano soci della casa editrice Ultrasuoni, non hanno appoggiato l’ultimo album della band, Passione maledetta, uscito nel 2015.
Durissime le dichiarazioni di Kekko, in una lettera pubblica e di affetto indirizzata a Suraci: «Dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti ho capito che con te non sarebbe stata assolutamente facile. E non semplicemente per il tuo carattere, perché di quello sono bravi a parlare solo quelli che non ti sanno affrontare, ma per i co…ni. Sì, i co…ni, perché come ben sai quelli non te li regala nessuno: o li hai o non li hai. Le chiacchiere e le cattiverie che ti circondano e spesso circondano anche me non sono niente in confronto ai risultati che abbiamo ottenuto. Io ti ho conosciuto a fondo in questi sette anni, fuori e dentro il lavoro, e anche ora che siamo rimasti soli, i Modà e te, abbiamo dimostrato assieme la nostra forza raddoppiando San Siro e timbrando un triplo platino di quelli che io e te metteremo nei salotti di casa nostra, mentre loro se lo porteranno attaccati ai co…ni anzi, quelli i co…ni non li hanno nemmeno, ma al collo per tutta la vita come un peso. Ma forse è meglio così, la gente non dirà più che i Modà ce l’hanno fatta perché hanno tre network e staranno meno sul ca…o anche agli altri. Non so quanto durerà la carriera dei Modà», ha proseguito Kekko, «o quante tournée faremo ancora, ma di una cosa sono certo: tutto quello che farò lo farò con te al mio fianco. Perché se sono sicuro che ci scanneremo ancora nel nostro cammino, sono anche sicuro che quando ci sarà da combattere sarai in prima linea con me, mentre gli altri continueranno a divertirsi tra assoli di chitarra e giri in elicottero». Ed è nota la passione per le chitarre di Volanti e quella per il volo di Montefusco.
Claudio Plazzotta, Italia Oggi