“Mi facevo delle punture e non avevo più fame. L’ho fatta due anni e mezzo fa, dovevo andare a L’Isola dei Famosi e non volevo farmi vedere così“, ha confessato Guendalina Tavassi durante il servizio de Le Iene intitolato “Doping estetico“. Queste parole hanno sconvolto il pubblico pochi giorni prima dell’inizio della nuova edizione del reality show.
Nel corso dell’intervista, l’ex gieffina ed ex isolana ha apertamente rivelato il suo rapporto problematico con lo specchio e con il proprio corpo. “Mi facevo delle punture e non avevo più fame”, ha dichiarato Tavassi, spiegando di aver fatto uso di anfetamine per perdere peso prima di partecipare al celebre programma televisivo.
Inoltre, ha ammesso di aver provato anche un farmaco destinato ai diabetici per sopprimere l’appetito: “Mi facevo delle punture e non avevo più fame. L’ho fatta due anni e mezzo fa, dovevo andare a L’Isola dei Famosi e non volevo farmi vedere così”, ha ribadito.
La motivazione dietro queste scelte estreme è stata legata alla pressione per raggiungere un ideale di bellezza perfetta prima della sua partecipazione al reality show. “Non volevo farmi vedere così”, ha spiegato Tavassi, evidenziando il desiderio di presentarsi sotto una luce che riteneva più accettabile e conforme agli standard sociali.
Le parole di Guendalina Tavassi gettano luce su una tematica estremamente discussa e di grande attualità, non solo in America ma sempre più frequentemente anche in Italia: l’uso di sostanze nate a scopo medico, ma utilizzate per motivi estetici. La Tavassi ha ammesso di aver fatto uso di farmaci per diabetici, nonostante non fosse affetta da questa patologia. “Il mio problema era farmi vedere dalle persone prima di dimagrire a L’Isola dei Famosi. Ovviamente non sono diabetica. Come ho fatto ad avere la prescrizione? Sottobanco ci sono persone che vendono questi medicinali”, ha affermato l’influencer.
Ma i farmaci per diabetici non sono l’unico tipo di sostanze di cui la Tavassi ha fatto uso e che sono diventate quasi una dipendenza per lei. Ha anche confessato di aver utilizzato efedrina e anfetamine per dimagrire, descrivendo gli effetti collaterali devastanti di queste sostanze. “Un secondo ridevo e un secondo dopo ero arrabbiatissima. Poi piangevo, poi tornavo a ridere. Avevo il cuore a mille, non riuscivo a dormire, non riuscivo a mangiare. Ero impazzita”, ha raccontato l’ex naufraga, evidenziando il suo rapporto conflittuale con il proprio corpo.
La Tavassi ha anche parlato apertamente dei numerosi interventi chirurgici estetici a cui si è sottoposta nel corso degli anni, confessando di non avere alcun rapporto con lo specchio e di detestarlo. Ha descritto un processo irreversibile di inseguimento della bellezza perfetta, motivato da una società che punta il dito contro l’imperfezione e impone un modello fisico ideale. Questo modello è rinforzato dall’utilizzo generalizzato della chirurgia estetica da parte di personaggi televisivi e del mondo dello spettacolo.
Le parole di Tavassi mettono in luce una realtà in cui la pressione per conformarsi a determinati standard estetici è estrema, spingendo le persone a ricorrere a metodi estremi pur di raggiungere l’ideale di bellezza imposto dalla società.