Le scuse, e le lacrime, di Will Smith durante la premiazione con l’auspicio a fine discorso: “Spero che l’Academy mi inviti di nuovo”
Prima lo schiaffo, o pugno, sferrato a Chris Rock, poi il premio come miglior attore, le lacrime sul palco, l’elogio della famiglia e le scuse ai colleghi. La notte degli Oscar per Will Smith è stata piuttosto movimentata. Al Dolby Theatre l’episodio avvenuto nel bel mezzo della serata è un inedito anche per un ambiente come quello degli Oscar che ama stupire: gag tra gli attori, provocazioni e invettive sono ingredienti che da sempre fanno della notte delle stelle un appuntamento unico in tutto il mondo. Mai però fino ad ora il palco degli Oscar si era quasi trasformato in un ring.
Tutto è nato dalla battuta infelice di Chris Rock sull’aspetto di Jada Pinkett Smith, moglie di Will Smith. “Jada, ti amo. GI Jane 2, non vede l’ora di vederlo”, ha detto Chris Rock. Jada Pinkett Smith ha rivelato nel 2018 di soffrire di alopecia, un problema di cui ha parlato spesso anche sui social media. A questo punto Will Smith, fuori di sé, ha raggiunto il palco e lo ha colpito tra l’incredulità del pubblico. È stato poi lui stesso a sgombrare il campo dal possibile dubbio che si trattasse dell’ennesima gag. Tornato al suo posto, Smith ha rivolto un invito dai toni forti e decisi al collega: “Tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua fottuta bocca”. “È la più grande notte nella storia della televisione”, ha provato a sdrammatizzare Chris Rock.
Ma la tensione è rimasta palpabile anche quando pochi minuti dopo il rapper Sean Combs, sul palco per presentare un tributo a ‘Il Padrino’, si è calato nel ruolo del paciere suggerendo ai due di risolvere le loro divergenze a un afterparty degli Oscar. Sull’episodio c’è tornato lo stesso Smith, ritirando il premio come miglior attore protagonista. L’attore ha citato il papà delle sorelle tenniste Venus e Serena Williams, da lui interpretato nel film ‘Una famiglia vincente – King Richard’, sottolineando che “Richard Williams era un difensore accanito della sua famiglia”.
“In questo momento della mia vita mi sento sopraffatto da quello che Dio mi chiede di fare ed essere su questa terra”, ha proseguito Will Smith, letteralmente in lacrime. “Per fare questo film – ha proseguito – ho dovuto proteggere mia moglie, una delle donne più forti e delicate che abbia mai incontrato. Ho dovuto proteggere Saniyya e Demi, le due attrici che hanno interpretato Venus e Serena. Sono stato chiamato ad amare le persone, a proteggerle, a essere un fiume per loro. So che per fare quello che facciamo bisogna essere in grado di prendere, di accettare chi in questo settore non ti porta rispetto, sorridendo e facendo finta che tutto vada bene”. “Voglio essere un messaggero di amore”, ha aggiunto nel suo discorso, ringraziando “Venus, Serena e tutta la famiglia Williams per avermi affidato la vostra storia”. “Questo è un momento bellissimo e non sto piangendo perché ho vinto un Oscar ma perché è possibile proiettare luce sugli altri”, ha evidenziato, prima di porgere le scuse ai suoi colleghi e all’Academy e concludere con un auspicio: “Spero che l’Academy mi inviti di nuovo“.
La risposta, però, è stata una ferma condanna del suo gesto: “L’Academy – si legge sui social – non perdona la violenza in qualsiasi forma”.
Chris Rock non ha fatto la denuncia alla polizia, almeno per ora, e dunque Will Smith non sarà arrestato per lo schiaffo in diretta al comico che aveva ironizzato sulla testa rasata di sua moglie. Se Rock, che ha sei mesi di tempo per cambiare idea, avesse denunciato l’attore, vincitore dell’Oscar per “King Richard”, Smith avrebbe potuto ricevere una condanna fino a sei mesi di prigione e una multa fino a centomila dollari