L’attore, già nominato come inviato speciale della Russia negli Usa, è da anni amico e fiancheggiatore del presidente russo
Steven Seagal è stato insignito dell’onoreficenza dell’Ordine dell’Amicizia dal presidente Vladimir Putin. In un decreto firmato dal presidente, citato dall’agenzia Tass, si spiega che Seagal è stato premiato “per il contributo dato allo sviluppo della cooperazione internazionale culturale e umanitaria”. L’attore americano era già nominato in passato come inviato speciale della Russia negli Stati Uniti.
L’amicizia con Putin
Steven Seagal è legato da tempo in un rapporto d’amicizia con Putin. Nel 2013 aveva incontrato per la prima volta il leader russo: “Appena entrato a casa sua ho visto una statua a grandezza naturale di Kano Jigoro, il fondatore del Judo. Sono rimasto impressionato e ho subito sentito di voler conoscere quest’uomo sempre più in profondità”. Nel 2016 è stato attribuita all’attore la cittadinanza russa. Dmitry Peskov, portavoce di Putin, aveva spiegato all’epoca: “Era un suo desiderio espresso. Ha chiesto la cittadinanza per molto tempo. Sono noti i suoi sentimenti nei riguardi del nostro Paese, non li ha mai nascosti”. Putin consegnò personalmente a Seagal il passaporto di cittadino russo.
Pro-Russia nella guerra in Ucraina
La linea dell’attore nei confronti del Cremlino non è cambiata di una virgola anche in tempi di guerra. Seagal ha sempre sostenuto l’annessione della Crimea da parte della Russia e ha supportato anche l’invasione dell’Ucraina. Nei mesi passati l’attore è stato nella regione di Mosca in visita ai militari feriti e si è recato nel Donbass per raccogliere materiale per un documentario sulla guerra. Qui ha parlato con i prigionieri nel centro di detenzione di Olenivka, dove si trovano militari ucraini prigionieri di guerra. La star di Hollywood vive in Russia da tempo e ha partecipato anche ai festeggiamenti del 70esimo compleanno di Vladimir Putin. In un’intervista pubblicata dal giornalista filorusso Vladimir Solovyev, Seagal ha accusato Zelensky di essere “coinvolto in crimini di guerra”.