Vent’anni, idolo teen con oltre 18 milioni di followers sui social media, Bella Thorne, attrice e cantante americana, ha presentato a Roma in anteprima mondiale il nuovo film “Il sole a mezzanotte“, in uscita in Italia dal 22 marzo, in cui interpreta anche le canzoni della colonna sonora. Lanciata dalla serie di Disney Channel “Shake It Up” (“A tutto ritmo”), oggi è tra le giovani interpreti più richieste e nel film diretto da Scott Speer, che si rifà al giapponese “Song to the Sun“, si è cimentata in un ruolo drammatico e in una storia d’amore adolescenziale. Interpreta Katie, 17enne costretta a vivere al buio, reclusa in casa, per una rara malattia, lo Xeroderma Pigmentoso, che la rende ultrasensibile ai raggi del sole. La sua vita è di notte, quando va alla stazione a suonare la chitarra. Ma l’incontro con Charlie, Patrick Schwarzenegger, figlio di Arnold, cambierà tutto. Scoprirà l’amore e affronterà diversamente le difficoltà.
“La cosa che mi ha più affascinata di questa storia è il messaggio, ma anche il rapporto che ha Katie con il padre” spiega l’attrice che ha perso il suo, di padre, quando era piccola in un incidente stradale. “Il rapporto padri-figlie per i teenager è importante – continua commossa – e io non l’ho avuto, non ne ho avuto l’opportunità, quindi alla fine mi attirava un personaggio così”. Katie, nel film, ha un legame molto forte con il padre, che a lei ha ricordato quello avuto con sua madre. Ma non è solo questo, spiega Bella.
“Guardando Katie e la sua malattia…., non ne sapevo nulla, queste persone sono tristi, sole, nessuno può aiutarle, nessuno si ricorda di loro, ne avrebbero bisogno”. “Non è colpa loro se sono nate così”.La sua speranza è che guardando il film molti vengano a conoscenza di questa rara malattia e se ne interessino. Si raccolgano fondi per la ricerca, se ne parli.Il personaggio di Katie l’ha davvero colpita molto. “Abbiamo qualcosa in comune io e Katie. É giovane, coraggiosa, una sognatrice, ha una mentalità aperta, in qualcosa mi assomiglia, ma lei ha vissuto solo il 3% delle cose che ho vissuto io, di quello che ho fatto, ho visto, e non ha le mie opportunità, in questo ovviamente siamo molto differenti”.
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