La scelta della cover accende il dibattito
Fedez, tra i protagonisti più attesi di Sanremo 2025, ha scelto di portare sul palco dell’Ariston una delle canzoni più discusse di Marco Masini, “Bella stronza”. Il brano, estratto dall’album “Il cielo della vergine”, verrà eseguito in coppia con lo stesso Masini durante la serata dei duetti del Festival, in programma il 14 febbraio.
La decisione ha sollevato un acceso dibattito. Adriana Ventura, consigliera di parità della Provincia di Rimini, ha criticato la scelta definendola di “cattivo gusto” per via del linguaggio considerato volgare e misogino. Ventura ha invitato il pubblico a “spegnere la tv” durante l’esibizione.
Tra provocazione e significati
La polemica non si limita al contenuto del testo. Alcuni ipotizzano che la canzone possa essere una provocazione o una dedica a Chiara Ferragni, ex moglie di Fedez, ipotesi smentita dalla stessa Ferragni in un servizio di Striscia la notizia. Altri vedono nel brano un simbolico confronto con la depressione, già personificata nella canzone “Battiti” in gara.
Fedez non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma ci si chiede se l’artista aggiungerà delle barre personali alla versione originale per adattarla al suo stile.
Il brano: simbolo di un’epoca e delle sue contraddizioni
Scritto da Giancarlo Bigazzi, il testo di “Bella stronza” ha generato controversie fin dalla sua uscita negli anni ’90. Marco Masini, difendendo la sua opera, ha dichiarato: “Ogni canzone è figlia del proprio tempo. Polemizzare a distanza di anni è inutile”.
Tra le frasi più criticate del brano spiccano immagini forti, come: “Mi verrebbe da strapparti quei vestiti da puttana e tenerti a gambe aperte finché viene domattina”. Nonostante ciò, Masini ha sempre sottolineato come i suoi testi nascano da uno spaccato di realtà, offrendo una visione schietta e provocatoria.
Attesa per la serata dei duetti
Le polemiche non hanno fatto che accrescere l’attenzione sulla performance di Fedez e Masini. La serata dei duetti sarà un banco di prova non solo per gli artisti, ma anche per il pubblico, che dovrà decidere se premiare l’audacia della scelta o schierarsi con chi critica il brano.