Jovanotti torna in scena con il suo nuovo album “Il corpo umano vol. 1”, che uscirà il 31 gennaio. Al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano, il cantautore ha condiviso con il pubblico un racconto emozionante della sua rinascita personale e artistica, tra musica, riflessioni sul corpo e momenti di profonda introspezione.
Una rinascita dopo la caduta
Reduce da un anno e mezzo di riabilitazione dopo un grave incidente in bicicletta a Santo Domingo, in cui si era fratturato femore e clavicola, Jovanotti ha spiegato come questa esperienza abbia ispirato il titolo dell’album e molte delle canzoni. “Il corpo è tutto: ci permette di vivere, di muoverci e, quando si rompe, ti accorgi di quanto sia importante,” ha detto l’artista, visibilmente emozionato.
La copertina del disco, che riprende il celebre gioco dell’Allegro Chirurgo, è un omaggio all’infanzia, con un tocco ironico suggerito dalla figlia di Jovanotti: “Mi ha detto di mettere i boxer a righe come in ‘Jovanotti For President’ e l’ho fatto.”
15 tracce, un universo musicale
L’album è un mix di generi e contaminazioni, con 15 tracce che esplorano sonorità mediterranee, ritmi afrobeat, hip-hop e reggaeton, passando per melodie più lente e riflessive. Tra i brani più attesi:
- “Montecristo” e “Fuorionda”, entrambi già acclamati dal pubblico;
- “Celentano”, un omaggio al celebre Adriano, costruito su un beat hip-hop;
- “Il corpo umano”, la title track che si trasforma in un inno dionisiaco ispirato al sirtaki di “Zorba il greco”.
Tra i produttori che hanno collaborato al progetto ci sono Dardust, Michele Canova e Federico Nardelli, che hanno dato a ogni brano un’impronta unica e personale.
Il ritorno live: il PalaJova
Jovanotti ha annunciato due nuove date al PalaJova di Milano (12 e 13 maggio), portando a 28 il numero di concerti sold-out già in programma. Il tour, completamente alimentato da generatori elettrici per un basso impatto ambientale, vedrà la partecipazione di 14 musicisti, tra cui l’immancabile Saturnino al basso, e costumi firmati dalla stilista Maria Grazia Chiuri, direttore creativo di Dior.
“Non vedo l’ora di tornare sul palco. Sarà un concertone, due ore e mezza di successi atomici suonati dal vivo, come il Prince degli anni ‘80-90,” ha dichiarato.
Un messaggio universale
“Il corpo umano” è più di un album: è un viaggio personale e collettivo che celebra la libertà, la vulnerabilità e la forza. Jovanotti si è lasciato ispirare da fonti come Walt Whitman, la Bibbia e persino San Francesco d’Assisi. “Il corpo non è una gabbia, è il mezzo che ci permette di vivere e liberarci,” ha concluso il cantautore, che appare più in forma e motivato che mai.