La consigliera di parità di Rimini Adriana Ventura ha scritto al Cda della Rai chiedendo di fermare quello che definisce un “cortocircuito culturale”. E se non verrà ascoltata invita al boicottaggio: “Spegnete la tv”
Pubblicato:28-01-2025 16:09Ultimo aggiornamento:28-01-2025 16:16
RIMINI – No ai testi violenti e alla misoginia nei testi delle canzoni, tanto più se cantate su un palco ‘pubblico’ come quello di Sanremo e in diretta sulla Rai, la tv di Stato. No a un “cortocircuito culturale“, sbagliato e con “effetti diseducativi” sui giovani. A scagliarsi contro la scelta di far risuonare sul palco dell’Ariston canzoni discutibili, da quella che potrebbe portare in gara il trapper Tony Effe (noto per le canzoni con testi violenti) alla cover datata anni ’90 ‘Bella stronza’ è la consigliera di parità della Provincia di Rimini, Adriana Ventura. Che lancia un’idea provocatoria: “Quando Masini e Fedez canteranno Bella stronza nella serata delle cover, spegnete la televisione“.
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L’APPELLO AL CDA DELLA RAI: “NO ALLA VIOLENZA SULLA RAI”
“Le scelte musicali per l’imminente Festival di Sanremo scuotono”, afferma Adriana Ventura, che parla di “misoginia violenta e linguaggio volgare” . E in una lettera di protesta inviata al Cda della Rai scrive: “La violenza di genere andrà in onda anche nella serata delle cover“, appunto con ‘Bella stronza’ che Masini canterà in coppia con Fedez. E la dedica all’ex moglie Chiara Ferragni pare scontata”. Insomma, prosegue, “con la televisione pubblica si veicolano insulti alle mogli separate“. Per la consigliera di parità si tratta di “cattivo gusto”, ma anche “utilizzo improprio” della tv di Stato.
“NO AGLI INNI ALL’ODIO”
Quanto sta accadendo dimostra che “l’odio per noi donne” è “considerato ancora una volta un problema minore”. Secondo la consigliera Ventura non può passare questo messaggio, “anche in nome di tutte quelle donne vittime dell’odio di uomini che dicevano di amarle, in nome di tutte le panchine rosse a loro dedicate, in nome di tutti i riti e i miti che ricorrono in date speciali”. E ribadisce: “Non è consentito in nome di una mistificazione dell’arte; non è arte l’inno all’odio, avallato con violenza, insulti e disprezzo”.
“CORTOCIRCUITO CULTURALE”
Adriana Ventura invita dunque “con urgenza” il cda Rai “a prendere atto di tanta incoerenza e del cortocircuito culturale, i cui effetti diseducativi si riverberano anche sui giovani che seguiranno la manifestazione canora”. Se invece nessuno fermerà questo scempio, l’invito diventa pratico e passa al boicottaggio: “Spegnete la televisione durante la canzone di Masini“.