Dieta ferrea per Leo Gassmann che deve interpretare Franco Califano

Dieta ferrea per Leo Gassmann che deve interpretare Franco Califano

Leo Gassmann, noto cantautore, fa il suo debutto come attore di fronte alla macchina da presa nel biopic su Rai1 dedicato a Franco Califano, in onda l’11 febbraio. In un’intervista a 7, Gassmann svela la straordinaria e dolorosa trasformazione subita per il ruolo, perdendo addirittura 6 chili in 3 settimane. Nonostante la musica rimanga il suo primo amore, il figlio di Alessandro Gassmann e Sabina Knaflitz, a 25 anni, nipote di Vittorio Gassmann, si sente portato anche per la recitazione.

Per interpretare il mitico Califfo, Leo si è preparato intensamente, anche dal punto di vista fisico. Collaborando con una costumista, ha seguito una dieta consigliata da un dietologo, perdendo peso per adattarsi al fisico più slanciato del personaggio. Allenandosi sei giorni a settimana con un personal trainer, Gassmann racconta che indossare tacchi di legno di 8-9 centimetri è stato un aspetto particolarmente impegnativo, causando crampi alle gambe durante la notte.

L’esperienza ha portato Leo a riscoprire le sue radici legate al teatro, avendo trascorso l’infanzia tra le sale. Quando suo padre Alessandro ha appreso della sua scelta per il ruolo di Califano, è rimasto sorpreso e l’ha avvertito della complessità del progetto. Tuttavia, la madre di Leo ha mostrato fiducia nelle sue capacità recitative.

Molti notano una somiglianza tra Leo e suo nonno, Vittorio Gassmann, e il giovane artista ne è felice. Rispondendo a chi gli chiede in cosa si riconosca nel nonno, Leo menziona la capacità di aggregare le persone e di portare entusiasmo, sperando un giorno di essere ricordato come una persona generosa che ha migliorato lo spazio intorno a sé.

Rivelando alcuni suoi difetti, Leo ammette la sua avversione alla sconfitta, sia nei giochi che nella vita, e occasionali sbalzi d’umore. Riguardo all’amore, sottolinea le sfide dell’innamoramento nell’era moderna, ma conserva la speranza di riportare in auge la poesia presente intorno a noi. Nonostante la giovanissima età, non si pone ancora il problema del matrimonio, ma pensa a considerare l’idea di avere figli attorno ai 35 anni, seguendo l’esempio dei suoi genitori.

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