La serata evento per raccontare l’artista che ha fatto la storia della musica italiana a 30 anni dalla scomparsa
Pubblicato:27-11-2024 16:33Ultimo aggiornamento:27-11-2024 16:33
In occasione dei 30 anni dalla sua scomparsa questa sera alle 21.30 arriva su Rai 1 in prima serata “Domenico Modugno. L’Italiano che incantò il mondo”, documentario che con testimonianze e filmati di archivio ripercorre la vita e la carriera di questo straordinario artista che ha segnato la storia del nostro Paese.
Ideato, scritto e diretto da Maite Carpio, il documentario è prodotto da Maite Carpio, Alberto Meroni ed è una produzione originale Garbo Produzioni Srl e INMAGINE, in co-produzione con RSI – Radiotelevisione Svizzera in collaborazione con RAI Documentari.
Un ritratto personale e storico dell’uomo e dell’artista: dagli anni a Polignano a mare, passando per il trasferimento a Roma, il provino al Centro Sperimentale, le vittorie al Festival di Sanremo, l’amore per sua moglie fino agli ultimi anni di vita. Il documentario riporta sullo schermo le mille sfumature dell’anima musicale di Modugno attraverso le canzoni “Nel blu dipinto di blu”, “Meraviglioso”, “La lontananza”, “Amara Terra Mia” e attraverso le parole e i ricordi, tra gli altri, di Adriano Aragozzini, Enrica Bonaccorti, Massimo Modugno, Liana Orfei, Giuliano Sangiorgi e Marinella Venegoni. Una preziosa collaborazione è stata quella con l’archivio fotografico Farabola che conserva una vasta collezione di scatti di Domenico Modugno, alcuni dei quali inediti.
SINOSSI
Il 6 agosto 1994 finiva la vita avventurosa di un ragazzo intraprendente che dal sud scappò al nord in cerca di fortuna e arrivò più lontano di quanto avesse mai immaginato. Voleva fare l’attore e invece… Domenico Modugno ha rivoluzionato la canzone italiana.
Era il 1958 quando una canzone scritta da un paroliere alle prime armi in collaborazione con un giovane artista in ascesa trionfò al Festival di Sanremo. I due erano Franco Migliacci e Domenico Modugno e la canzone era “Nel blu dipinto di blu”. Inconsapevolmente, quel brano portò la musica italiana oltre il vincolo del belcanto e Domenico si trovò catapultato nello stardom americano, vendendo oltre 22 milioni di copie nel mondo e vincendo due Grammy. Modugno e la sua “Volare” esprimevano una nuova promessa di benessere e felicità e con questa canzone iniziò a cambiare la percezione dell’Italia nel mondo. A lui dobbiamo la nascita della canzone d’autore ma il mondo del cantautorato, da lui fondato, è stato forse poco generoso. La sua carriera, come la sua vita, furono un susseguirsi di sfide, cadute e rinascite, soprattutto nel ventennio tra i ‘60 e i ’70 quando il mondo fu travolto da grandi cambiamenti culturali e sociali così come i gusti del pubblico.
Nel documentario si racconta l’artista ma anche l’uomo. Un uomo che non si fermò mai e continuò a scrivere, comporre e cantare anche dopo l’ictus e la malattia nel 1984. Indimenticabile anche il suo impegno politico con il partito radicale a favore dei diritti dei disabili e per l’ambiente. “Domenico Modugno. L’italiano che incantò il mondo”, per la prima volta racconta tutta la sua vita e la continua lotta per non essere solo Mister Volare.