Torino Film Festival: al via la 35ª edizione alla Mole Antonelliana

Torino Film Festival: al via la 35ª edizione alla Mole Antonelliana

Il festival del cinema indipendente torna nel simbolo della città con Asia Argento come Guest director e una retrospettiva dedicata a Brian De Palma

169 film (134 lungometraggi, 10 mediometraggi e 25 cortometraggi), 40 opere prime e seconde, 36 anteprime mondiali e 59 anteprime italiane. Sono i numeri della 35ª del TFF , il Torino Film Festival 2017, la più importante manifestazione italiana dedicata al cinema indipendente, inaugurata con una cerimonia d’eccezione per la regia di Roberta Torre, che celebrava il ritorno dopo dieci anni del festival alla Mole Antonelliana (sede del Museo Nazionale del Cinema) – dal 24 novembre al 2 dicembre – seguita dalla proiezione del film d’apertura, Ricomincio da me (Finding Your Feet) con il regista e gli interpreti del film, Richard Loncraine (regista anche di Riccardo III e Wimbledon), Celia Imrie e Timothy Spall. Un’edizione decisamente al femminile, diretta da Emanuela Martini e presieduta da Laura Milani e con Asia Argento che da mercoledì 29 novembre sarà al Tff in qualità di Guest director, proponendo anche una rassegna, “AmeriKana”, dedicata agli «scenari in America, dove senti che regna la follia…». Il film di chiusura, sabato 2 dicembre, è The Florida Project con Willem Dafoe, Brooklynn Kimberley Prince, Bria Vinaite, Valeria Cotto, Christopher Rivera e Caleb Landry Jones, già presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes e diretto da Sean Baker (Prince of Broadway, Starlet e Tangerine, tutti presentati al TFF). Ambientato in Florida, in una zona degradata tanto vicina a Disneyworld quanto lontana dal suo gioioso e spensierato benessere, il film racconta senza pietismi e con una gran dose di allegria la storia di una bambina di sei anni sveglia e precoce, della sua piccola banda di amici e di sua madre appena 22enne, al Magic Castle Motel che, nonostante il nome disneyano, è popolato da persone sotto la soglia della povertà. La retrospettiva è invece dedicata a Brian De Palma, uno dei maggiori autori emersi dal cinema americano anni ‘70, maestro di stile, erede di Hitchcock (ma anche grande ammiratore di Godard ed Eisentein), sempre in bilico tra un’anima di artista indie e le regole del gioco di Hollywood. La rassegna comprende ingiusti insuccessi diventati cult movie (Il fantasma del palcoscenico), il primo film tratto da un romanzo di Stephen King (Carrie, lo sguardo di Satana), i thriller più belli degli ultimi quarant’anni (Vestito per uccidere, Blow Out), due giganteschi maudit del gangster movie (Tony Montana in Scarface e Carlito Brigante in Carlito’s Way, entrambi con Al Pacino), fino ai noir (Femme fatale, Black Dahlia, dal romanzo di James Ellroy) e ai film sulle atrocità belliche come Vittime di guerra e Redacted.

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