L’insulto di Antonello Venditti (che poi si è scusato) a una persona disabile durante un concerto a Barletta continua a suscitare discussioni a distanza di giorni.
Dopo la bufera sui social e la proposta della deputata di Fratelli d’Italia, Alessia Ambrosi, di interdire i concerti per Antonello Venditti, sono arrivati altri commenti, tra cui quello del direttore di Ledha (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), Giovanni Merlo. “Un episodio grave”, afferma all’Adnkronos Salute, “che non doveva accadere, ma che rappresenta un sintomo di un problema ancora più grande: la nostra società ha molta strada da percorrere sul fronte culturale riguardo alla disabilità”.
Durante un intermezzo del concerto al Castello Svevo di Barletta, Venditti ha reagito in modo brusco a dei rumori provenienti dal pubblico, in particolare da una donna in carrozzina affetta da una forma di disabilità che la porta a manifestare riflessi involontari. Dopo le proteste del pubblico e le polemiche, Venditti si è scusato con un video sui social. “Il pubblico ha reagito bene, protestando. Questo è un buon segnale, significa che non siamo all’anno zero”, nota Merlo. “Tuttavia, quanto accaduto dimostra che i discorsi sulla disabilità e sulla società inclusiva sono solo parole che faticano a diventare pratica quotidiana”.
Riguardo al cantautore che si è scusato con la persona disabile e la sua famiglia, Merlo non ha dubbi: “Se persino un artista come Venditti, in un momento di stanchezza e stress, ha compiuto quel gesto, significa che abbiamo molto da fare contro l’intolleranza verso i disabili. Sul palco poteva esserci anche un altro artista; la sostanza non cambia”.
Antonella Ferrari, attrice e scrittrice che dall’età di 29 anni convive con la sclerosi multipla, ritiene che ci sia stata “una brutta caduta di stile” da parte di Venditti, ma non si sente “di metterlo in croce”. Lo steward che ha avvicinato l’artista sul palco spiegando le condizioni di salute della donna ha parlato di ‘persona speciale’. “Un grave errore. Se gli avesse detto che si trattava di una persona disabile, l’artista avrebbe capito subito. Non è un ottuso ma, evidentemente, non conoscendo la disabilità in prima persona, ha sottovalutato la gravità della situazione”.
“Venditti ha commesso uno scivolone ma, mi creda, ho visto di peggio”, precisa l’attrice di soap opera e fiction come ‘Centovetrine‘, ‘Carabinieri‘ e ‘Butta la luna‘, che racconta magistralmente la malattia nel suo libro ‘Più forte del destino tra camici e paillette. La mia lotta alla sclerosi multipla‘. “Ho visto che i primi a capire e perdonarlo sono stati i genitori della ragazza, hanno compreso la buona fede dell’artista e io la penso come loro. Non c’è stata cattiveria da parte del cantautore, ma solo un errore di comunicazione. Chiamiamo le cose con il loro nome: un disabile è un disabile. Punto”, conclude.