Si è spenta mesi dopo l’ultima tragedia della sua vita: la morte del figlio Shane
Sinead O’Connor è morta il 26 luglio 2023 all’età di 56 anni dopo una lunga battaglia contro i suoi problemi di salute mentale.
La cantante irlandese ha pubblicato 10 album in studio e la sua canzone “Nothing Compares 2 U” è stata un grande successo. La O’Connor ha sofferto di diversi problemi di natura mentale tra cui agorafobia e bassa autostima acuta. Nel 2017, ha confessato di aver tentato per ben otto volte il suicidio, l’ultima volta dopo la perdita del figlio Shane, e di essere stata torturata dalla madre.
La morte del figlio 17enne
La O’Connor lascia tre figli: un quarto, Shane, era morto l’anno scorso a 17 anni, ultima tragedia della sua vita. Il ragazzo era scomparso da due giorni, dopo essere scappato da un centro psichiatrico dove era ricoverato per aver manifestato tendenze suicide.
Il dolore della famiglia
In una dichiarazione riportata dall’Irish Times, la famiglia della cantante ha confermato la notizia della sua morte: “È con grande tristezza che annunciamo la scomparsa della nostra amata Sinead. La sua famiglia e i suoi amici sono devastati e hanno chiesto privacy in questo momento molto difficile”, è scritto nel comunicato.
La carriera
Nel corso della sua carriera la celebre cantante di Dublino ha pubblicato 10 album in studio. Il brano “Nothing Compares 2 2U, incluso nel suo secondo album “I Do Not Want What I Haven’t Got”, è stato nominato singolo numero uno al mondo nel 1990 dai Billboard Music Awards. Nello stesso anno partecipa al concerto “The Wall – Live in Berlin” organizzato da Roger Waters, esibendosi sulle note del brano “Mother” insieme a The Band.
Gli anni ’90
Due anni più tardi pubblica il terzo album “Am I Not Your Girl?”, composto da una serie di rivisitazioni di celebri standard jazz con un solo inedito (“Success Has Made a Failure of Our Home”). E sempre nel 1992, ospite del Saturday Night Live, mentre canta “War” di Bob Marley cambia le ultime parole del testo per fare riferimento alla piaga della pedofilia nella Chiesa cattolica in Usa.
Lotta alla depressione e la conversione all’Islam
Negli ultimi anni la cantante deve combattere contro la depressione, arrivando più volte a esporre anche pubblicamente i suoi problemi mentali. Nemmeno la conversione all’Islam nel 2017, seguita dal cambio di nome in Shuhada’ Davitt, la aiuta a ritrovare una stabilità emotiva. La depressione torna a condizionare pesantemente la sua esistenza dopo la morte a 17 anni di Shane, uno dei suoi quattro figli, avuto dalla relazione col cantante folk Donal Lunny. Una delle sue ultime apparizioni pubbliche è all’inizio di quest’anno agli RTÉ Choice Music Awards in Irlanda, dove dedica un premio assegnatole “a ogni singolo membro della comunità di rifugiati irlandesi”. “Siete i benvenuti in Irlanda. Vi amo moltissimo e vi auguro felicità”, dice in quell’occasione Sinead O’Connor ricevendo il caloroso applauso della platea. È l’ultima standing ovation della sua vita.