Harrison Ford, la controfigura si è data fuoco in sostegno allo sciopero degli attori

Harrison Ford, la controfigura si è data fuoco in sostegno allo sciopero degli attori

In occasione di una protesta contro i produttori Mike Massa, che ha lavorato con la star di Hollywood in Indiana Jones e il Quadrante del Destino, ha camminato su un palco con giacca e pantaloni avvolti dalle fiamme

La controfigura di Harrison Ford nell’ultimo film sull’archeologo avventuriero Indiana Jones e il Quadrante del Destino si è data fuoco durante una manifestazione di protesta degli attori dello Screen Actors Guild, il sindacato che rappresenta oltre 160.000 interpreti in sciopero dal 13 luglio contro l’Alliance of Motion Picture and Television Producers, il sindacato dei produttori dell’industria cinematografica e televisiva. In un video pubblicato su Instagram da una collega, lo stuntman Mike Massa cammina su un palco di Atlanta con la giacca e i pantaloni avvolti dalle fiamme e leva i pugni al cielo, riproducendo così la sagoma bianca di un uomo in preda alle rimostranze che compare sul cartello nero stretto nella mano destra. “Siamo stanchi di essere bruciati dall’AMPTP” recita la didascalia che accompagna l’acrobazia, realizzata in maniera professionale e controllata con estintori predisposti per l’uso in caso di sopravvenuto pericolo per Massa o per il pubblico.

UNO SCIOPERO SENZA PRECEDENTI

Il gesto di protesta di Massa ha ottenuto consensi: “Le controfigure sono disposte a darsi fuoco piuttosto che farsi bruciare metaforicamente dagli Studios” recita un commento su Instagram. Il più grande sciopero a Hollywood degli ultimi 60 anni ha coinvolto non solo gli attori, ma anche gli sceneggiatori del Writers Guild of America che hanno incrociato le braccia dal 2 maggio per chiedere migliori condizioni economiche e tutele in materia di streaming e di uso dell’intelligenza artificiale. “Questo è un momento della storia, un momento di verità: se non teniamo duro ora, saremo tutti nei guai. Stiamo tutti rischiando di essere sostituiti da macchine e grandi imprese” aveva annunciato nelle scorse settimane Fran Drescher, presidente del Sag-Aftra, in un appassionato discorso tenuto in occasione dell’indizione dello sciopero degli attori. Le proteste hanno provocato il blocco della maggior parte delle produzioni di Hollywood, e negli scorsi giorni una delle celebrità più pagate dell’industria, Dwayne Johnson detto The Rock, ha donato una cifra a sette zeri, la più alta mai offerta da un singolo, per sostenere tutti gli artisti maggiormente colpiti dalla sospensione dei lavori.

Torna in alto