Non smette di far parlare e di creare polemiche il Jova Beach Party, la tournée di Jovanotti sulle spiagge di tutta l’Italia: in un post sulla sua pagina Facebook, in riferimento al concerto in programma a Viareggio il 30 luglio, Lorenzo Cherubini si è sfogato criticando quanto stabilito per motivi di sicurezza, transenne comprese. «Ci hanno imposto delle modifiche al progetto che in pratica ci obbligano a dividere la spiaggia in settori transennati, come in un allevamento di pecore mannare. Pure una transenna lungo il bagnasciuga per regolare l’accesso al mare attraverso stretti passaggi presidiati», scrive Jovanotti in un lungo post.
«Noi naturalmente obbediamo alla legge, ci mancherebbe altro, ma non posso nascondervi la mia perplessità e di tutti quelli coinvolti (che lavorano nei grandi concerti da decenni) – aggiunge – Speriamo che da questo non derivino disagi per il pubblico, anche se, detto tra noi, io sono dispiaciuto per questa presa di posizione che invece disagio al pubblico lo creerà di sicuro, rendendo difficilissimo muoversi in spiaggia, che è nello spirito di questa festa», scrive Jovanotti, ricordando che nelle precedenti sei tappe del tour il pubblico poteva muoversi liberamente.
«Il Jova Beach non è un raduno di hooligans, ma una festa di esseri evoluti pacifici e allegri in grado di badare a se stessi», continua. «La sicurezza è al primissimo posto nel nostro progetto e la collaborazione con le autorità imprescindibile. Un conto è creare corridoi e vie di fuga libere e pronte ad ogni evenienza, un conto è creare recinti chiusi che limitino il movimento e rendano difficilissimo anche andare a prendere un sorso d’acqua o un gelato», conclude il post del cantante in cui prega «le autorità competenti in materia di riesaminare queste valutazioni», dando appuntamento a Viareggio e sperando «che qualcuno in quegli uffici ci ascolti».
LA PREFETTURA: NON CAPIAMO LA POLEMICA Non è tardata a risposta della Prefettura di Lucca: «È una polemica che sinceramente non comprendiamo», hanno fatto sapere in una nota. La decisione, spiegano dalla Prefettura, è stata presa dalla commissione di pubblico spettacolo a cui hanno partecipato, nelle diverse riunioni (l’ultima il 19 luglio) anche rappresentanti del Comune e degli organizzatori. «Abbiamo semplicemente approvato il progetto sottoposto dal team del cantante che già prevedeva una divisione in settori. Si vede che all’artista questo non è stato spiegato». «Il 29 luglio, giorno prima del concerto, faremo una verifica sul posto e poi ci riuniremo di nuovo per dare un parere su come sono stati organizzati gli spazi. Gli organizzatori decidano come suddividere l’area e noi verificheremo se questo progetto è conforme alle direttive del ministero dell’Interno», conclude la Prefettura.
IL SINDACO DIFENDE JOVANOTTI Con il cantante si schiera il sindaco di Viareggio, Giorgio del Ghingaro che in un post su facebook dà ragione a Jovanotti e ricorda «il lavoro fatto dalla commissione sull’ordine e la Sicurezza» che «in questi mesi è stato davvero intenso, accurato, serissimo e altamente professionale, ma la prescrizione dei vigili del fuoco sulle transenne a dividere in settori l’arenile, mi sembra davvero sproporzionata, inutile e rischia addirittura secondo me di essere dannosa. Invito per questo gli organi competenti a rivalutare e se possibile rivederla».
Il sindaco assicura comunque che le prescrizioni verranno rispettate: «So che sarà uno splendido evento, so che Jovanotti si supererà, so anche che i partecipanti saranno, come sempre corretti, allegri e pieni di gioia». Diversa la posizione della Lega Nord che in una nota ribadisce come «la sicurezza delle persone al Jova Beach Party a Viareggio deve essere il primo ed irrinunciabile obiettivo da garantire».
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