Il mercato della pay-tv non sta vivendo uno dei momenti più floridi in Italia. Ma, nonostante ciò, proprio mentre Mediaset Premium nomina Adriano Galliani alla presidenza (una vecchia volpe che potrebbe tornare buona in sede di gara per acquisire i diritti Serie A 2018-2021) e Canal+ e Tim annunciano l’intenzione di creare una nuova offerta pay in Italia, ecco che Sky Italia, con una certa dose di coraggio, aumenta i prezzi dell’abbonamento dell’8,6% su base annua. D’altronde, c’è il notevole fresco investimento sui diritti della Champions league di calcio 2018-2021(si parla di almeno 260 milioni di euro all’anno) da cui rientrare.
Da lunedì scorso, comunque, ai clienti Sky viene spedita una lettera che li informa del cambio di periodicità di fatturazione: dal 1° ottobre, infatti, «il tuo abbonamento sarà calcolato e fatturato ogni quattro settimane e non più su base mensile, con un conseguente incremento del costo dell’abbonamento pari all’8,6% su base annua». Questo, perciò, comporterà la ricezione di 13 fatture in un anno, e non più di 12.
Sky adotta quindi una formula già usata da alcuni operatori telefonici, in più casi sanzionata da Agcom, molto criticata dalle associazioni dei consumatori, e più volte derisa da Maurizio Crozza quando nel suo show interpretava il personaggio di Mr Thin Cook della Inc.Cool 8 (la pronuncia spiega già tutto).
Va tuttavia anche aggiunto che dal mese di luglio Sky ha regalato a tutti i suoi abbonati l’accesso ai Box Sets, ovvero le library on demand con tutte le stagioni di molte serie tv. Un servizio che prima costava cinque euro al mese, e che era gratuito solo per gli abbonati con Hd e pacchetto Family.
Poiché c’è comunque il rischio che entro il 30 settembre possano arrivare disdette da parte dei clienti, proprio fino al 30 settembre 2017 sono attive una serie di promozioni riservate agli abbonati: da MySky o Sky Multiscreen a prezzi scontatissimi, passando per Sky Go plus in regalo, oppure «un pacchetto che non hai» in omaggio.
Italia Oggi