(Libero Quotidiano)Mediocre, ampoule radical chic, inguardabile. Vittorio Feltri demolisce Gianni Riotta, ex Manifesto, ex La Stampa, ex Corriere, ex Sole2ore, ex Tg1, che ora conduce un programma su Rai3, al posto di Ballarò, che è un flop totale. “La sua specialità era raccontare gli Stati Uniti da New York, ciò che faceva chic”, premette Feltri sul Giornale, “consentendo al cronista di segnalarsi in ambienti i cui frequentatori – per intenderci – non dicevano che bel posto questo, bensì caspita che splendida location. Era più figo”. Ora è “titolare di un programma sperimentale. Titolo: 47 35 Parallelo Italia, che sembra perfetto per impedire agli abbonati di capire di che cosa si tratti. Obiettivo raggiunto”. Il pubblico “non ha ancora compreso un tubo e, come sempre in questi casi, invece di apprezzare gli sforzi sovrumani del conduttore, ha pensato bene di cambiare canale o, addirittura, di spegnere il televisore. Risultato: l’audience è andata a pallino per aria”.
Riotta, conclude Feltri, ci ha provato a risollevare gli ascolti, “ce l’ha messa tutta, però il suo tentativo è stato velleitario, quasi patetico, perché gli autori e i dirigenti della stessa Rete non erano impegnati a costruire una edizione evoluta dei normali talk show: volevano soltanto lanciarsi in un azzardo, confidando nel miracolo. Aspetta e spera. San Gennaro è stanco di andare in soccorso di chi non lo merita. Pertanto, il programma è naufragato nella mediocrità”.