Jennifer Lawrence ha illustrato cosa ne pensa circa la comicità, spiegando in un’intervista con Sky News che a suo parere “è davvero difficile fare comicità senza offendere qualcuno”. E aggiunge: “Dobbiamo saper affrontare l’idea di venire offesi”. L’attrice ha parlato in questi termini in occasione di un’intervista legata al suo nuovo film, Fidanzata in affitto.
Diretto da Gene Stupnitsky, racconta la storia di Maddie (Lawrence) che, per non perdere la casa, accetterà un’offerta di lavoro sui generis: una coppia sta cercando qualcuno a cui fare “frequentare” il loro introverso figlio diciannovenne Percy, interpretato da Barth Feldman. Il compito di questa persona dovrebbe essere quello di riuscire aiutarlo a uscire dal suo guscio prima che arrivi l’ora di partire per il college.
L’attrice di Hunger Games tempo fa aveva rivelato che la trama di questa pellicola sarebbe basata su una vera pubblicità di Craigslist che il regista aveva letto. “Gene mi ha letto l’annuncio di Craigslist e sono morta dal ridere”, aveva raccontato Lawrence. “Ho pensato che fosse divertente, ma non c’era una sceneggiatura o altro. Ho solo pensato che fosse un’idea divertente. E poi un paio di anni dopo mi ha consegnato la sceneggiatura più divertente che abbia mai letto in vita mia”.
LAWRENCE: “DIFFICILE FARE COMICITÀ SENZA OFFENDERE QUALCUNO”
“Penso che sia il momento di farci una bella risata vecchio stile”, ha affermato Jennifer Lawrence ai microfoni di Sky News. “Ed è davvero difficile fare comicità senza offendere qualcuno. Tutti in un certo senso saranno offesi da questo film… e non c’è di che. Se c’è una cosa che abbiamo imparato dalle commedie del passato è che la cattiveria non è molto divertente. Fare sentire le persone a disagio per come sono, invece di prendersi in giro. Ma come l’abbiamo gestita noi va bene, abbiamo trovato la quadra”, ha aggiunto la diva.
JENNIFER LAWRENCE: “DOBBIAMO SAPER AFFRONTARE L’IDEA DI VENIRE OFFESI”
La protagonista di Fidanzata in affitto ha aggiunto: “Dobbiamo saper affrontare l’idea di venire offesi. C’era e c’è una reazione spropositata al film perché ci siamo resi conto che c’erano tante cose su cui abbiamo scherzato e non avremmo dovuto. Inoltre penso che questo film faccia un buon lavoro nello spingersi ai limiti, allo stesso tempo non negando che le cose che fanno queste persone siano sbagliate”.