Stefano Fresi a capo de “Il Regno” in un Medioevo fuori Roma: la commedia su Infinity

Stefano Fresi a capo de “Il Regno” in un Medioevo fuori Roma: la commedia su Infinity

Disponibile dal 26 giugno anche sulle principali piattaforme streaming ITUNEs, Google Play, Chily, Sky prima fila, Rakuten, CGHV, Huawei, Timvision

Stefano Fresi, autista d`autobus romano solitario e insicuro, si ritrova all`improvviso nel Medioevo a capo di una comunità di cui viene proclamato sovrano. Succede nella commedia “Il Regno”, diretta da Francesco Fanuele, che arriva direttamente in streaming dal 26 giugno su Infinity e le altre piattaforme, ITunes, Google Play, Chily, Sky prima fila, Rakuten, CGHV, Huawei, TimvisionTgcom24 vi offre una clip esclusiva.

Quando aveva 11 anni, Giacomo (Stefano Fresi) è stato rinnegato dal padre e costretto a lasciare la tenuta agricola in cui era nato, nella periferia di Roma. È cresciuto da solo, colpevolizzandosi e convincendosi di essere sbagliato, per il padre e per il mondo intero. Divenuto intanto un autista di autobus, dopo trent’anni viene contattato dal vecchio avvocato del padre, Bartolomeo Sanna (Max Tortora), per prender parte ai funerali del genitore. Quando Giacomo torna nella tenuta di famiglia, iniziano però a verificarsi avvenimenti molto singolari. Trova infatti l’avvocato su una carrozza e scopre che la cerimonia funebre si celebrerà all’interno della tenuta e in latino. Verrà anche a conoscenza del progetto realizzato dal padre che ha trasformato i suoi possedimenti in un vero e proprio Regno, indipendente dallo Stato italiano, con proprie leggi e una propria moneta. Gli abitanti è come se fossero rimasti nel 1100 d.C, lontano dalla tecnologia e da tutto il resto. Giacomo si ritrova a ereditare un regno di cui ignorava completamente l’esistenza. Il suo popolo è pronto ad accoglierlo e seguirlo, ma lui sarà altrettanto pronto ad accettare l’investitura di re a assumersene tutte le responsabilità?

Il film che Francesco Fanuele dirige, è nato da un progetto di un suo cortometraggio, preparato per il suo diploma al Centro Sperimentale di Cinematografia. Lo stesso Fresi era stato interprete del corto dopo essere stato contattato dal giovane regista su Facebook: “Mi sono innamorato di questa storia di come era scritta, ho detto subito di si, i progetti vanno fatti perche’ ci si crede e tutto mi piaceva, anche la solitudine di quest’uomo che da autista di autobus, nessuno parla al conducente, si trova da solo su un trono, dopo essere stato cacciato dal padre e abbandonato da bambino”.

Dopo il lockdown oggi molti immaginano e idealizzano un mondo così e Fresi spiega: “È molto allettante l`idea di avere un tipo di vita così, però è una scelta anche molto difficile rinunciare a tutto quello che si ha, della vita che si ha adesso in virtù di una vita magari più serena e più tranquilla. E` un atto abbastanza estremo e a me un po` spaventa l`idea di abbandonare tutto”. 

Tgcom24

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