Ema Stokholma denuncia: «Mi hanno filmato sotto la gonna mentre suonavo»

Ema Stokholma denuncia: «Mi hanno filmato sotto la gonna mentre suonavo»

La dj, che a Torino per la festa di San Giovanni si è esibita alla Mole Antonelliana, ha raccontato via Instagram di essere stata vittima di molestie. «Avevo un vestito estivo, qualcuno ha messo per terra, vicino alla cassa, un cellulare per filmare le mie parti intime»

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Ema-Stokholma.jpg

Ema Stokholma denuncia un caso di molestie. La dj, che giovedì si è esibita alla Mole Antonelliana, in occasione dello show di San Giovanni, ha denunciato di essere stata oggetto di molestie e bullismo. «Faceva caldo, avevo un vestito estivo – ha raccontato via Instagram all’indomani dell’accaduto – Ero con il mio manager, che è anche il mio migliore amico, e un’altra decina di persone». Allora, Ema si è guardata intorno e per caso ha finito per posare gli occhi su un cellulare. Stava per terra, vicino alla cassa.

«Quando ho raccolto quel cellulare mi sono accorta che c’era un video delle mie parti intime di dieci minuti. E c’erano anche altri video così, di altre ragazze, tutti lunghissimi», ha continuato la dj, invitando chi subisca abusi ad alzare la voce. A parlare, sempre.

«Non bisogna esitare un secondo a farlo, bisogna metterci la faccia per evitare che in futuro queste persone commettano cose ancora peggiori», ha detto in un video poi postato online, spiegando come il proprietario del cellulare sia stato infine individuato e indagato dalla polizia municipale di Torino. «L’ho portato dalle guardie, gli ho parlato, sempre col sorriso e la tranquillità, perché non bisogna essere violenti. Anche queste persone vanno aiutate. Ma non si deve fare finta di nulla: bisogna denunciare», ha insistito Ema Stokholma, dicendosi dispiaciuta per aver visto attorno a sé «molta leggerezza, come se non fosse successo nulla». A lei, la solidarietà del sindaco di Torino, Chiara Appendino. «Solo pochi giorni fa avevo parlato della necessità impellente, per tutta la società, di rompere il silenzio davanti a ogni genere di violenza che viene consumato nei confronti delle donne», ha scritto su Facebook la prima cittadina piemontese.

Vanityfair

Torna in alto