Operato al cuore lo scorso aprile, l’attore annuncia il ritiro dalla televisione: «Non giudico né i contenitori, né chi la continua a fare. Ognuno segue il suo percorso e questo, semplicemente, non è il mio»
Dopo oltre vent’anni di film e programmi, Walter Nudo dice addio alla televisione italiana: l’attore e presentatore ha annunciato lui stesso la decisione attraverso un comunicato ufficiale diramato dal suo staff. «È arrivato il momento di fare un passo indietro, ringrazio Rai e Mediaset per avermi dato la possibilità in tutti questi anni di fare parte della loro famiglia», fa sapere, giustificando poi la sua decisione. «Negli ultimi tempi mi sono allontanato da una televisione che condividevo sempre meno».
«Sono rientrato partecipando all’ultimo GF Vip solo per dimostrare che si può fare spettacolo anche con valori importanti come la fratellanza e la pace», aggiunge Nudo. «Ho capito quanto sia prezioso il mio tempo e ho deciso quindi di impiegarlo solo in campi e progetti attraverso i quali posso ispirare le persone ad essere sempre più consapevoli e responsabili della propria vita. Non giudico né i contenitori e né chi continua a fare tv, ognuno segue il suo percorso e questo semplicemente non è più il mio».
Nato in Canada e trasferitosi in Italia giovanissimo con la famiglia, Walter – che ha appena compiuto 39 anni – è diventato una celebrità del piccolo schermo nel 1997, quando insieme ad Alessia Marcuzzi conduceva Colpo di Fulmine. Dopo aver trionfato nella prima edizione dell’Isola dei Famosi nel 2003, si fa notare per le sue interpretazioni in Incantesimo e Carabinieri. Qualche anno nell’ombra, poi il ritorno nel 2018 con la vittoria al GF Vip e la grande paura dello scorso aprile per un problema di salute.
Nudo infatti ha subìto un’operazione al cuore che gli ha salvato la vita: se dietro il suo addio alla tv ci siano anche questioni legate alla sua salute non ci è dato saperlo, certo è che Walter ha deciso di intraprendere nuove strade e investire le proprie energie in progetti che – ad oggi – lo appassionano ed emozionano di più.
Nicola Bambini, Vanity Fair