Un numero sulla “musica che ritorna” con il primo uomo in copertina: Mika
Il cantante parla della sua guerra, un fantasma che è anche una presenza e rivela “Ho perso troppi anni sentendomi diverso”. Bella Poarch ricorda quella volta che da militare ha fatto a pugni e Amanda Campana racconta la sua Sofia.
Un numero dedicato alla “musica che torna” quello di Cosmopolitan in edicola questa settimana e in digitale. In una Italia che aspetta l’Eurovision e di ritrovarsi di nuovo sotto un palco estivo ci sono tutte le emozioni che Lavinia Farnese, Chief Editorial e Brand Officer, descrive nell’editoriale con cui presenta il numero “il biglietto in tasca con cui andare a prendere l’amore e aspettare che scenda, il motorino acceso e il cuore un po’ in subbuglio”. Musica fin dalla cover con Mika “primo uomo in copertina nella storia di Cosmopolitan Italia, anche perché primo a tirare giù i muri, che sempre sono limiti e pregiudizi” – continua Farnese.
Un’intervista esclusiva quella di Mika basata sulle parole di un personalissimo manifesto che ne riassume la vita, spesso in modo doloroso come quando il cantante commenta la parola “Guerra”, lui fuggito dal Libano in fiamme “La guerra me la ricordo che avevo due anni, ci spostammo a Parigi e lì, nella bolla libanese, gli spari erano sempre un sottofondo come l’impatto delle lacrime, della paura, del dolore. Perché poi uscivi dal tuo appartamento e c’erano la luce e i fiori: normalità. La guerra vera ti prende quando è tuo padre che viene preso. In ostaggio, com’è accaduto al mio durante il conflitto del Golfo. Eravamo sempre nello stesso appartamento a Parigi, ma in quel caso il mondo è crollato anche per noi: circondato dai soldati di Saddam Hussein c’era lui, e non un altro. Quello che è tornato non era più papà, ma Mike”.
E ancora riflessioni personali e universali insieme sulla parole “Madre”, “Identità”, “Amore”, “Anomalia”: “A lungo ho creduto d’esserlo per tanti motivi. Ho perso troppi anni sentendomi diverso, con i ragazzini a scuola che sfruttavano questa debolezza e arrivavano come cani impazziti che sanno esattamente dove attaccare”. In un numero dedicato alla Musica non poteva mancare un’analisi della Generazione Eurovision con le curiosità sui principali protagonisti di questa edizione. Un’altra intervista esclusiva sicuramente molto apprezzata dalla vasta community di Cosmo è quella con Bella Poarch. Il suo nuovo Ep, che segue i singoli
“Inferno” e “Build a B*tch”, uscirà questa primavera, con un tour dal vivo, ma lei per raccontare a Cosmo come si arriva a 2 miliardi di like e 88 milioni di follower su TikTok mette da parte la sua ansia sociale e parla a ruota libera dell’esercito e persino di essersi scoperta capace di tirare pugni.
C’è spazio anche per le serie TV con Amanda Campana che racconta della sua Sofia: il personaggio che l’ha resa famosa in Summertime “Si chiude un cerchio. Oltre a una crescita dei personaggi ce n’è stata una nostra, come persone. Sofia per me è come una sorella minore che vive un anno dopo quello che ho già vissuto io. Mi rivedo nello spaesamento dei primi amori e delle prime delusioni. Mi ci specchio nel modo che ha di vivere le proprie relazioni, anche la vita”.
Infine le rubriche; tanta moda, nail art (con Michela May, in arte “La coach delle unghie”), l’esperimento sociale della giornalista 29enne Zara Blomfield che spiega cosa si prova ad uscire dalla propria confort zone di coppia accettando un appuntamento romantico dopo l’altro e tenendo un diario che sembra demolire il mito di Bridget Jones. Poi nuove frontiere e altri consigli, così come per quanto riguarda il lifestyle dove torna anche il tema della musica con l’itinerario dei migliori festival a cui partecipare. Fino all’ultima pagina di Giudizi Universali in cui Leo Gassmann ribalta i luoghi comuni di essere figlio d’arte.