50 di Renée Zellweger: non solo Bridget Jones. I segreti dei suoi ruoli

50 di Renée Zellweger: non solo Bridget Jones. I segreti dei suoi ruoli

Dalla trasformazione fisica e vocale per diventare la Dorothy de «Il Mago di Oz» alla conturbante Roxie in «Chicago» soffiata a Charlize Theron: tutti i segreti dei suoi ruoli, aspettando il biopic su Judy Garland (e la prima serie su Netflix)

Cinquant’anni, quaranta film e un sacco di (presunti) flirt famosi, da Jim Carrey a Bradley Cooper, solo per cintarne alcuni. Tanti auguri a Renée Zellweger, l’adorabile volto di Bridget Jones che il 25 aprile ha compiuto il famigerato giro di boa.
Attrice quasi «per caso», nasce nel ’69 in un piccolo sobborgo nel Texas dove si avvicina alla recitazione per ampliare il suo curriculum di studentessa del liceo. Raggiungerà la fama mondiale nel pigiama oversize della single più amata del cinema, eroina pasticciona dei romanzi di Helen Fielding.

Dopo aver sgambettato tra frange e lustrini nel musical Chicago, si aggiudica l’Oscar come migliore attrice non protagonista per Ritorno a Cold Mountain grazie al ruolo della vagabonda dal cuore d’oro che infonde coraggio in Nicole Kidman. Oggi, la splendida neo 50enne e compagna del chitarrista Doyle Bramhall si prepara a diventare Judy Garland nel biopic dedicato alla leggenda di Hollywood, non prima di avere debuttato su Netflix nella serie noir WHAT/IF ambientata al tempo dei social network, e disponibile dal 24 maggio sulla piattaforma di streaming.

Francesca Pellegrini, Vanity Fair

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