Il governo delle isole, un arcipelago situato all’incirca a metà via tra la Scozia e l’Islanda, e tra il Mar di Norvegia e l’Oceano Atlantico, ha deciso di commemorare la conclusione di No Time to Die con una iscrizione nel marmo
Finalmente lo posso dire.
Ai tempi della recensione di No Time to Die fui, giustamente, costretto a fare giri di parole e ad arrampicarmi sugli specchi, ma ora, se ancora certe cose non le sapete, sono affari vostri, e degli spoiler a me non importa più niente, e quindi lo posso dire: James Bond è morto (come Amedeo Nazzari, per citare Veltroni/Guzzanti).
Bombardato dai suoi stessi connazionali, sacrificandosi per distruggere il rifugio del suo nemico Lyutsifer Safin e ucciderlo, per salvare il pianeta dalle sue letali minacce.
L’isola sulla quale si trova il nascondiglio di Safin, nel film, è una non meglio specificata isola contesa tra Giappone e Russia, dove, sul rudere di un buker missilistico della II Guerra Mondiale, il padre di Safin aveva costruito un laboratorio chimico segreto. Nella realtà, l’isola non si trova lì, ma dall’altra parte del mondo: è l’isola di Kalsoy, una delle diciotto che costituiscono l’arcipelago delle Isole Fær Øer, situato a metà via tra Scozia e Islanda, e tra il Mar di Norvegia e l’Oceano Atlantico.
E, per ricordare in maniera degna la conclusione sconvolgente ed epocale di No Time to Die, quella in cui 007 muore, il governo delle Fær Øer ha deciso di installare una lapide commemorativa. Una sorta di tomba del leggendario agente segreto.
La “tomba”, se così la vogliamo chiamare, è situata vicino a un faro, il faro di Kallur, sull’isola Kalsoy, e la lapide reca l’iscrizione “In Memory of James Bond, 1962–2021”, dove il 1962 indica ovviamente la data del primo Bond Movie, Agente 007 – Licenza di uccidere, e il 2021 quella di No Time to Die.
Secondo il comunicato ufficiale “L’iniziativa di erigere una lapide in memoria della celebre spia è nata dai residenti dell’isola. La lapide è fatta di basalto delle Fær Øer ed è stata scolpita da un celebre scalpellino del villaggio di Skopun, e poi trasportata nel punto esatto di Kalsoy dove Bond incontra il suo destino nel film”.
Il design della tomba, che è stata svelata dal Primo Ministro delle Fær Øer, Bárður á Steig Nielsen il 23 marzo, è modellato su quello della tomba dei genitori di Bond che si vede in Skyfall, e in aggiunta all’iscrizione principale ne reca una anche che è citazione diretta delle parole pronunciate da M in No Time to Die: “The proper function of man is to live, not to exist”, che è in realtà una frase di Jack London che venne utilizzata da Ian Fleming nel romanzo “Si vive solo due volte”, come parte dell’elogio funebre di un Bond creduto morto.
Sul sito Guide to Faroe Island è possibile prenotare una speciale escursione tutta a tema 007, con tappe sulle isole di Borðoy, Kalsoy, sullo stretto di Kalsoyarfjørður e nel villaggio di Trøllanes.
Resta da capire come si metteranno le cose, e che fine farà quella tomba, quando James Bond, in una forma o in un’altra, rinascerà inevitabilmente dalle sue ceneri, come le leggi di Hollywood e del profitto prevedono e impongono.
comingsoon.it