Dell’atteso film Mia madre di Nanni Moretti, cialis in odore di Cannes, view arriva trailer, cartella stampa, ma senza trama, e foto. Insomma, per capire cosa accade nel film, ci sono solo poche immagini che sembrano rappresentare una specie di moltiplicazione delle personalità del regista romano, che vuole così raccontarsi nei panni di una regista (Margherita Buy), in quella del fratello Giovanni della regista (Moretti), dello stesso compagno di questa. Su tutto la malattia della madre malata, la matrice da cui tutto deriva.
Il trailer del 12/o film del regista romano, in sala dal 16 aprile distribuito da 01, inizia con gli occhi di Margherita, ovvero la Buy nei panni di una regista che racconta di una crisi creativa (la sua/quella di Moretti) e dice: ”tutti pensano che io sia capace di capire quello che succede, la realtà, ma io non capisco più niente”. E poi l’ironia delle conferenze stampa con l’attore (in questo caso John Turturro) sempre pronto ad innescare il tormentone dei complimenti al regista di turno che lo ha fatto lavorare e potrebbe farlo lavorare ancora:”è grande, grande. Sensibilità” dice con enfasi esagerata Turturro rivolto a una infastidita regista.
C’è poi una breve scena con Margherita che abbraccia, quasi come un addio, il compagno Vittorio e ancora il vero Moretti, che nel film interpreta un ingegnere di nome Giovanni, che con la sua solita cadenza (la stessa usata con D’Alema quando lo invitava a dire qualcosa di sinistra) indica alla sorella regista di rinnovarsi, di uscire dai suoi soliti schemi. E poi la malattia della madre (e l’attesa del lutto) vero probabile centro di questo film. C’è la Buy con la madre Ada (Giulia Lazzarini) ricoverata e poi lo stesso Giovanni/Moretti che la guarda affranto attraverso un vetro di ospedale e, di seguito, seduto di fronte al suo letto le chiede con infinita e preoccupata tenerezza:”dormi???”. E questo dopo una sequenza in cui Moretti minaccia di licenziarsi dalla sua azienda. Prodotto da Italia (Fandango, Rai e Sacher), Francia (Le Pacte) e Germania (Film Boutique) il film, da questo breve trailer, sembra raccontare la storia di una malattia e del lutto più difficile da accettare: quello della madre. Forse una deriva autobiografica visto che la madre di Nanni Moretti, Agata Apicella, professoressa di lettere al ginnasio è morta nel 2010.