Gigolò per caso, Amazon Prime fa centro con una commedia intelligente

Gigolò per caso, Amazon Prime fa centro con una commedia intelligente

(di Tiziano Rapanà) Quando una serie può definirsi riuscita? Quando vuoi andare a vedere come andrà a finire e ti incolli al divano per seguire l’intero sviluppo della faccenda. Ho seguito le sei puntate di Gigolò per caso, la nuova serie di Amazon Prime con Pietro Sermonti e Christian De Sica, tutte d’un fiato e mi sono piaciute (nessun atto di eroismo: ogni puntata dura mezz’ora, complessivamente tre ore di visione). Trama. Sermonti è un quarantenne deboluccio, seguace del femminismo di nuovo conio – coccolone con le donne, impregnato di un’ideologia stucchevole che guarda alla superficialità dei post su Instagram anziché al lavoro di Carla Lonzi – trafitto dai debiti, da una moglie che va a letto con la terapista e dall’amara scoperta di ritrovarsi il papà De Sica gigolò. Purtroppo il babbo (causa infarto) non può più proseguire l’affannosa attività e il figlio, obtorto collo (deve dare soldi ad un brutto ceffo) accetta di mandare avanti l’azienda. Equivoci, battute divertenti ed un pizzico di romanticismo: questi sono gli ingredienti di un prodotto riuscito che propone un intrattenimento intelligente, nemico di soluzioni facili e prevedibilità acchiappa-pubblico. Vi ho detto pochino della trama, perché è bello perdersi nella complessità dei personaggi e nei vari colpi di scena che si presenteranno in puntata. De Sica è un attore charmant che sa regalare momenti malinconici: si intravedono i tratti nobili della recitazione del padre Vittorio, anche se non si abbandonano gli antichi echi cinepanettoneschi (“Bello pisellone de papà” è una battuta presa paro paro da uno dei suoi film con Boldi, per la regia di Neri Parenti: Merry Christmas, del 2001, che fece faville al box office). Sermonti è una garanzia della nuova commedia all’italiana (è ormai storia il suo Stanis, l’attore vanesio di Boris), bravissime le donne che hanno un ruolo rilevante nell’architettura del racconto. Gloria Guida e Isabella Ferrari sono le più brave, l’autoironia con cui hanno affrontato la costruzione del loro personaggio è esemplare per tutti coloro che vogliono intraprendere il mestiere dell’attore. Menzione speciale per Eros Puglielli, il regista. Dopo il debutto cinematografico con Occhi di cristallo, un bel noir con Luigi Lo Cascio, si era perso un po’. Si è ritrovato con una serie di inquadrature eleganti ed una messa in scena raffinata che convince. Gigolò per caso è un bell’intrattenimento natalizio adatto per passare una serata divertente in compagnia. Appassiona e non annoia.

P. S. Meraviglioso l’omaggio a Serge Gainsbourg nella quarta puntata (dominata dal sottofondo dell’immortale Initials B. B.).

tiziano.rp@gmail.com

Torna in alto