Una leggenda del pianoforte come Martha Argerich e un giovane con una carriera già di notevole rilievo internazionale come Lahav Shani, sono i protagonisti del concerto dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che Rai Cultura propone giovedì 26 settembre alle 21.15 in prima visione su Rai 5. Registrato lo scorso giugno all’Auditorium Parco della Musica di Roma, il concerto vede in programma la Nona Sinfonia “Corale” di Beethoven, che ha da poco celebrato i duecento anni dalla sua prima esecuzione al Kärntnertortheater di Vienna (dove oggi sorge l’Hotel Sacher), il 7 maggio 1824. Dieci anni dopo l’Ottava, Beethoven riuscì a realizzare il suo sogno di mettere in musica l’Ode alla gioia di Friedrich Schiller, pubblicata nel 1786, che esalta i valori di libertà e fratellanza. Beethoven, ormai completamente sordo, non si rese subito conto dell’entusiasmo che regnava in sala dopo la première, finché non fu fatto voltare verso il pubblico dal mezzosoprano Caroline Unger e notò gli spettatori commossi che sventolavano i loro fazzoletti bianchi.
Sul podio del concerto c’è il giovane israeliano Lahav Shani (Tel Aviv, 1989), allievo di Zubin Mehta e di Daniel Barenboim. Dal 2020 è direttore musicale della Israel Philharmonic e recentemente è stato nominato direttore principale della Münchner Philharmoniker. Il quartetto vocale include Chen Reiss (soprano), Okka von der Damerau (mezzosoprano), Siyabonga Maqungo (tenore) e Giorgi Manoshvili (basso).
Martha Argerich, la più grande pianista vivente, apre il concerto interpretando il Secondo Concerto di Beethoven. Composto tra il 1794 e il 1795, fu in realtà il primo ad essere composto da Beethoven, che lo eseguì per una occasione molto importante, ovvero il suo debutto come pianista e compositore di fronte al pubblico di Vienna il 29 marzo 1795.