(Tiziano Rapanà) In arte Nino, film tv di Rai 1 sulla gioventù di Nino Manfredi, ha vinto la sfida degli ascolti di ieri sera. E di conseguenza ha battuto il reality di Canale 5, Grande Fratello Vip*. Immagino l’entusiasmo di chi pensa che la qualità abbia vinto sul trash. Non vorrei frenare il moto di eccitazione, ma la fiction – a mio parere – ha vinto per due ragioni che prescindono dalla qualità del complesso (ovviamente presente, giacché si tratta di un ottimo film tenuto in piedi da una solidissima regia e dalla convincente interpretazione di Elio Germano). La prima ragione è legata all’effetto nostalgia, che da sempre è donatore naturale di ascolti. Mentre la seconda è legata alla scarsa performance del competitor di Canale 5, il Grande Fratello Vip, che non riesce a sfruttare appieno la presenza di un cast interessante (Cristiano Malgioglio in primis). Purtroppo il GF Vip si sta rivelando la delusione d’inizio stagione, perché non ha saputo fare tesoro degli errori e imprecisioni della prima – peraltro non esaltante – prima edizione del reality.
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*Eccovi il dettaglio della sfida: In arte Nino ha conquistato 5.595.000 spettatori con il 23,40% di share, mentre il GF Vip si è fermato a 4.124.000 spettatori con il 22,15% di share.