Alla Gemäldegalerie due attiviste per il clima, poi fermate dalla polizia, si sono attaccate con la colla alla cornice di un capolavoro: il “Riposo dopo la fuga in Egitto” di Lucas Cranach. “Fermatevi con questa follia dei fossili”, il loro grido.
“L’arte vale più della vita? Più del cibo? Più dell’Ambiente?” Questa è la domanda che pongono gli attivisti contro l’uso dei combustibili fossili che, già da tempo, soprattutto nel Regno Unito hanno sviluppato una nuova forma di protesta: entrano nei musei, attaccano, spesso sopra ai quadri, poster che mostrano il risultato del riscaldamento globale sulla Terra, scrivono per terra “No new oil” e si incollano fisicamente ai dipinti.
E’ successo anche alla Gemäldegalerie di Berlino. Due attiviste del clima si sono attaccate con la colla alla cornice di un capolavoro esposto: il “Riposo dopo la fuga in Egitto”, quadro di Lucas Cranach il vecchio. La polizia, a quanto riporta la Dpa, Agenzia di stampa tedesca, è intervenuta sul posto per staccare dal quadro le due dissidenti che poi sono state identificate. Si tratta di due e sponenti del movimento “last generation”, di cui esponevano un cartello. Sulle loro T-shirt la scritta “fermatevi con questa follia dei fossili”.
L’agenzia chiarisce che non ci sono, al momento, informazioni su eventuali danni.
Olaf Zimmerman, direttore generale del consiglio culturale tedesco, ha commentato: “Per quanto si possa comprendere la disperazione degli attivisti del clima, dico chiaramente che attaccarsi alle opere d’arte è la strada sbagliata. Il rischio di arrecare danni è troppo grande”