(di Tiziano Rapanà) Come si onora un talento? Le statue lasciamole agli altri, a chi sogna una piazza e una via dedicata. Eh sì, Gennaro meriterebbe una via (quella più vicina ad un teatro). Ma qui si deve onorare una disciplina, il rispetto per il pubblico, la dedizione che non accetta la corruzione del successo a tutti i costi. Gennaro Cannavacciuolo ha sempre combattuto per il suo teatro, lontano dai miasmi popolareschi. Con serietà ha affrontato un percorso plasmato sulla originalità del pensiero. In un universo che disconosce anche la grandezza della musica leggera più nobile, Cannavacciuolo aveva l’ardire di onorare Milly (una sconosciuta soprattutto ai giovani cuffiettari, che si abbeverano dalle piattaforme: in quella fonte Milly si trova, ma figurati se l’ascoltano). Un talento così complesso non lo puoi omaggiare alla maniera classica. Si deve dire: “C’è qualcosa intorno a noi, non si può lasciare tutto in mano alla convenzione”. Questa spinta ha portato alla nascita dell’Associazione Culturale Gennaro Cannavacciuolo. L’associazione mira a promuovere i valori di Gennaro alle nuove generazioni di attori-cantanti italiani. Un’idea meravigliosa che si concretizza con il tanto atteso premio dedicato all’artista. Il premio, destinato a giovani attori-cantanti tra i 18 e i 33 anni, punta a riconoscere il talento espressivo e poliedrico di chi sa affrontare con maestria il comico, il tragico, il cabaret… come Cannavacciuolo, che ha fatto di tutto con gusto e sensibilità. La prestigiosa giuria, composta da figure autorevoli del mondo del teatro e della cinematografia nazionale (come Enzo Decaro, Pino Strabioli, Luciano Cannito) decreterà i più meritevoli. Sul come e sul quando riferito al premio, vi dirò a tempo debito. Ora vi invito a sostenere l’associazione per aiutare gli artisti emergenti, che faranno grande il nostro spettacolo. Associatevi, associatevi, associatevi! Garbo Surgelati è main sponsor dell’associazione.