La tv dovrebbe celebrare Fred Bongusto

La tv dovrebbe celebrare Fred Bongusto

(di Tiziano Rapanà) Ed è sempre un ripiego il tempo passato. Ossia: se va bene, mi abbandono alla nostalgia. Oppure è tutto rimorso, positure da accattone del perché non si è fatto o sulle incomprensioni non colte. E non ha più senso prendere il binocolo per guardare le scelte di ieri, come se fossimo le stesse persone. E certe signore sono benevolenti anche con chi ha donato le rose della chimera, perché voleva raggiungere l’obiettivo (salvo poi rettificare, a cose avvenute, con la solita retorica del “se mai ti dovesse servire qualcosa…”). Il passato è anche apprendimento di arti già affinate, ma i maestri non si inseguono mai. Pare non sia il caso di dare conto all’eccellenza, all’idea di superare il già sentito (e non è questione di virtuosismo ma di mera alterità). Monica Setta a parte (nella sua bella trasmissione Storie di donne al bivio per Rai 2), nessuno ricorda Fred Bongusto in tv. Ed è un dramma che i ragazzi non abbiano proposte di alterità musicali che arrivino da un’altra età. E non ci può essere solo l’amarcord audiovisivo a consolare, a dire: “È stata bella la gioventù”. Qui si vogliono porre le basi per un futuro musicalmente accettabile. E bisogna partire anche da Bongusto e da una divulgazione di livello. Morgan provvedi! Non dipende da lui. Io spero nel ritorno dell’ottimo StraMorgan, con una puntata dedicata al mitico Fred. Chiedo troppo? Il problema è la semina e si deve prendere al passato. Le tribolazioni dei fessi che sperano l’amante lasci il marito o la moglie non mi riguardano. Quelle sono di basso lignaggio, di idea plebea di sé stessi (perché ognuno si fa male come può e lo stacanovismo è l’altro male di questo tempo). La mia illusione sull’arte, che dev’essere adeguatamente raccontata, ha più valore: bisogna dare lustro ai grandi dell’Italia. Io voglio si trasformi questo mio moto di parole in speranza concreta: i ragazzi devono avere curiosità, voglia di conoscere chi ha suonato prima di loro. Bongusto era un fuoriclasse e la tv non lo celebra. Morgan provvedi!

tiziano.rp@gmail.com

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