(di Tiziano Rapanà) Diciamolo chiaramente: i podcast hanno invaso il territorio del conforme. Non c’è alcuna differenza nei chioschetti delle domande dei giovani, che pongono le fesserie più squalificanti sia per chi conduce sia per l’interlocutore, sempre curioso e benevolo. E questi ospiti, a volte, li vedi fare il giro delle sette chiese, ripetendo sempre le stesse cose. Inoltre, non si va mai oltre l’apparente ginepraio dialogico (in verità semplicistico oltre ogni misura) dell’intervista. Mai un’idea nuova nemmeno per sbaglio. Sul web i giovani generalmente fanno due cose: domandano a caso o criticano voracemente con l’ansia di costruire una critica corriva. Per fortuna, non tutto è avvolto dalla cortina di ferro della banalità. C’è un’energia creativa che si manifesta e si concretizza negli audiovisivi. Ci sono vari esempi, per fortuna. Uno su tutti, il nuovo podcast di Roberto Re. Leadership stories è il programma che potete vedere sul suo canale YouTube. La figura più rappresentativa della formazione in Italia è lì a intervistare e raccogliere i suggerimenti dei leader del settore. È un incontro faccia a faccia sulla conoscenza e la comprensione della natura della leadership. La storia personale dell’ospite (si inizia con Claudio Cecchetto) è un’occasione per approfondire le curiosità legate al fare fruttare un talento, alla gestione di un team, alla capacità di superare le avversità e alle varie incognite che ingombrano l’esercizio del vivere. Il programma mira alla crescita personale con l’intento di offrire spunti pratici agli spettatori. A fine puntata, Re fa il punto della situazione: cosa abbiamo imparato dal dialogo con l’ospite? Finalmente la didattica domina nello schema di costruzione di un podcast. Il programma sarà utile a molti che vogliono apprendere qualcosa in più sull’argomento, con esempi concreti.