Il regista Maksym Nakonechnyi e la troupe accusano i russi di ‘genocidio’
La troupe del film ucraino “Bachennya Metelyka” (“Butterfly Vision”), presentato nella selezione Un Certain Regard del Festival di Cannes, ha inscenato una protesta sulla scalinata della Sala Debussy contro l’invasione russa dell’Ucraina prima della proiezione. Mentre gli altoparlanti diffondevano il suono delle sirene antiaereo, memento dei bombardamenti che da tre mesi affliggono la popolazione, il regista Maksym Nakonechnyi insieme alle Darya Bassel e Yelizaveta Smit e all’attrice protagonista Rita Burkovska, hanno srotolato uno striscione nero con la scritta: “I russi uccidono gli ucraini. Trovate che sia offensivo o fastidioso parlare di questo genocidio?”. Nel video postato su twitter da Narik Aliev alcuni si coprono il viso con delle lamine opache con la scritta “Contenuti sensibili” in segno di protesta contro la censura nel racconto della guerra.
“Butterfly Vision” racconta la storia di Lilia, una specialista ucraina in ricognizione nell’esercito che torna a casa dopo essere stata catturata durante il conflitto del Donbass. Il film che racconta gli incubi che inseguono una giovane donna dopo tre anni di carcere nel Donbass è stato accolto con reazioni positive.