Emma Marrone spiega in un’intervista perché, a suo avviso, Ariana Grande non avrebbe dovuto interrompere il tour all’indomani dell’attentato di Manchester
La musica non deve fermarsi o i terroristi avranno vinto due volte. Ne è certa Emma Marrone, ospite ieri nella trasmissione di Radio 1 “Un giorno da pecora”.
La cantante salentina ha partecipato al programma in occasione del suo trentatreesimo compleanno – salutato con un’immagine su Instagram, in cui Emma si è mostrata in pigiama con dei palloncini a tema. Ma, nonostante la circostanza allegra, c’è stato anche tempo per un approfondimento più serio.
E così la popstar si è ritrovata a rispondere a domande sull’attentato a Manchester dei giorni scorsi, durante il concerto di Ariana Grande. Il mondo dello spettacolo è certamente scosso: l’idea che per ben due volte un concerto sia preso di mira dal terrorismo mina inevitabilmente la tranquillità di chi ama la musica. Ma il terrorismo non colpisce solo il mondo dello spettacolo.”È una situazione abbastanza variabile – ha spiegato Emma – ormai colpiscono obiettivi a caso, non solo i concerti. Basta vedere quanto successo a Londra, sul ponte, o a Nizza. L’obiettivo dei terroristi è metterci tanta paura addosso e paralizzare le nostre vite. Bisognerà attrezzarsi con maggiori sicurezze ma la musica e la vita non potranno mai fermarsi davanti a queste cose orribili: sarebbe come farli vincere due volte”.
Emma, tuttavia, comprende il bisogno di uno stop da parte di Ariana Grande. “Credo che in questi casi – ha chiosato – lei sia diventata un obiettivo e andare in giro per il mondo sarebbe un disastro, rischiando di esser un obiettivo. Inoltre credo che sia scioccante per un artista fare un concerto sapendo che ci sono stati 22 morti, psicologicamente è difficile affrontare di nuovo il palco”.
Il Giornale