Nuovo appuntamento con il programma “Todo cambia”, condotto da Lunetta Savino, in onda alle 23.05 su Rai3 “Ho dovuto imparare a crescere in fretta”, “Voglio fare la mia vita perché sto facendo la vita di un’altra persona”, “Non lo so come ce l’abbia fatta”, “Pensavo di avere tutto”, “Mi ritrovavo davanti a un bivio”, “Mi sono resa conto che siamo protagonisti della nostra vita”. Queste sono alcune delle frasi pronunciate dai protagonisti delle storie di Todo cambia, il programma che racconta quei momenti unici e speciali della vita che determinano una svolta. Ad accompagnare i telespettatori in questo viaggio è Lunetta Savino, per la prima volta nella veste di conduttrice e narratrice di un programma televisivo. Le storie che l’attrice racconterà nella seconda puntata di Todo Cambia, in onda venerdì 26 aprile, alle 23.05 su Rai 3, saranno quelle di Maddalena e Don Ernesto.
Nata e cresciuta a Orvieto, Maddalena ha vissuto infanzia e adolescenza nella spensieratezza, coltivando la passione per la danza nonostante un rapporto difficile con un padre amatissimo ma troppo possessivo nei suoi confronti. Quando ha 16 anni, suo padre si ammala e dopo poco muore. Maddalena è costretta a prendere in mano le redini della famiglia e trova un posto fisso. Ma dopo un po’ di tempo sente l’esigenza di tornare al suo primo amore, la danza. Alla fine di una lezione si affaccia in un’altra area della scuola dove si insegna bourlesque. Rimane colpita e decide di seguire quel corso. Lascia il posto fisso e da allora si guadagna da vivere facendo spettacoli con il nome d’arte MadCat. Si sente finalmente realizzata.
Cresciuto a San Marco Argentano, in provincia di Cosenza, dopo il diploma superiore, Ernesto entra in Polizia. E’ soddisfatto del suo lavoro, ha una fidanzata. E’ un bel ragazzo, gentile ma molto deciso quando fa i suoi interventi con la volante, tanto da guadagnare l’appellativo di “clava”. Una sera, a seguito di un incidente stradale, un bambino è in fin di vita. Tocca a lui prenderlo in braccio prima di consegnarlo al personale medico. Si accorge che l’istinto è quello di pregare. Piano piano decide di lasciare la polizia, nonostante vinca il concorso per diventare ispettore, e sceglie la Chiesa. Oggi ha 40 anni ed è vicario parrocchiale nella chiesa San Pietro Apostolo di Roggiano Gravina, in provincia di Cosenza.