Nel 2021, FKA Twigs annunciò di aver intentato una causa legale contro il suo ex fidanzato, Shia LaBeouf, per violenza domestica. La cantante e attrice, nelle rare interviste concesse all’epoca, rivelò di essere sopravvissuta «per miracolo» a quella relazione, subendo violenze fisiche (tra cui percosse e un tentativo di strangolamento) e psicologiche. Per LaBeouf, queste accuse segnarono l’inizio di un percorso di riabilitazione psicologica e di presa di consapevolezza delle proprie azioni e dei loro impatti negativi sulle persone a lui vicine. Ma cosa è successo alla cantante, quasi 5 anni dopo la fine della loro relazione?
In una recente intervista, FKA Twigs ha condiviso qualche breve commento su cosa significhi per lei riprendersi la vita e guarire da un trauma così profondo. È un percorso ancora in corso, e come ha ammesso, non si aspettava che sarebbe stato così difficile, lungo e doloroso. «All’inizio, pensavo che sarebbe stata come ogni altra rottura. Forse avrei sofferto per qualche mese, ma poi mi sarei ripresa. Invece, quello che ho vissuto ha avuto un impatto devastante sul mio sistema nervoso, sulla mia capacità di tolleranza e su come mente e corpo affrontano lo stress», ha spiegato senza riserve. Una descrizione che rispecchia l’esperienza comune di molte donne che hanno subito relazioni abusive o disfunzionali, e che spesso si trovano a gestire una sindrome da stress post traumatico.
Parlando apertamente della sua dolorosa esperienza, la cantante ha dimostrato notevole coraggio. Lo stesso coraggio che ora sta impiegando per non nascondere le sue difficoltà e fragilità nell’affrontare la vita oggi. «Ho imparato – ha continuato – ad essere più compassionevole con me stessa, ad ascoltare di più il mio corpo e i segnali di allarme della mia mente. Sto cercando di adottare uno stile di vita più semplice e puro». Questo è un processo non semplice, poiché gestire le conseguenze psicologiche di esperienze così traumatiche richiede tempo e impegno costante.
FKA Twigs sottolinea l’importanza di non avere aspettative rigide sul tempo necessario per superare una relazione del genere, né sul modo “giusto” di affrontare i propri traumi o esperienze negative. È fondamentale parlare e condividere la propria esperienza, se ci si sente in grado di farlo: nessuna donna è immune a tali situazioni, e una maggiore consapevolezza può contribuire a far sentire le sopravvissute meno sole e colpevoli per ciò che hanno vissuto e per come stanno gestendo la situazione.