Carlo e Camilla fanno la storia: le foto della prima visita reale a Cuba

Carlo e Camilla fanno la storia: le foto della prima visita reale a Cuba

Una passeggiata nel centro de L’Avana vecchia, la cerimonia in onore di José Martì, una cena di gala. La prima giornata dell’erede al trono britannico, accompagnato dalla (seconda) moglie, è andata così

«The Prince e El Presidente», scrivono i giornali britannici. I royal tour di Carlo d’Inghilterra, accompagnato dalla moglie Camilla Parker Bowles, non fanno mai lo stesso effetto di quelli dei figli William e Harry, ma stavolta anche l’erede al trono più longevo della storia ha fatto la sua piccola «rivoluzione». Il principe del Galles e la duchessa di Cornovaglia, in visita nei Caraibi, sono arrivati per la prima volta a Cuba. Si tratta della prima visita – in veste ufficiale – sull’isola di un reale britannico.

Lui e Camilla si fermeranno per quattro giorni.

Dopo essere stato accolto dagli alti funzionari all’aeroporto de L’Avana, il primogenito di Elisabetta II si è trasferito in Plaza de la Revolución per l’omaggio di fronte al monumento all’eroe dell’indipendenza José Martì. Inedita la passeggiata della «royal couple» tra le stradine della città vecchia. Inoltre, i due incontreranno i membri dei Buena Vista Social Club in uno studio di registrazione della capitale.

Come riporta la BBC, la visita a Cuba dei reali ha un significato particolare nel «tentativo di contribuire a stringere legami più stretti tra il Regno Unito e Cuba», avversari durante il periodo della Guerra Fredda. Sull’isola è arrivato, infatti, anche il viceministro del Commonwealth, lord Tariq Ahmad, ospite d’onore – al fianco di Carlo – di una cena di gala organizzata dal presidente Miguel Diaz-Canel.

Il programma è fitto e frenetico come piace al principe: «Si tratta di un tour di 12 giorni in sei Paesi, con oltre 50 impegni, nonostante entrambi abbiano ormai settant’anni. La loro etica del lavoro è piuttosto impressionante», si legge sul Daily Mail. Sua Maestà approva.

Stefania Saltalamacchia, Vanity Fair

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