La serie della comica americana Tig Notaro parla di lutto, ma vi farà ridere molto. Come altre storie televisive tragicomiche che hanno conquistato pubblico e critica (pensate ai Golden Globe vinti da Atlanta e Transparent). Ecco perché vale la pena seguirla
Se amate le serie ironiche, realistiche e controcorrente in stile Atlanta e Transparent, One Mississippi, dal 17 marzo su Amazon, fa per voi. È un racconto autobiografico creato e recitato dalla comica gay americana Tig Notaro, che ha scritto il pilota con Diablo Cody, premio Oscar 2008 alla migliore sceneggiatura originale per Juno. Segue il ritorno di Tig a casa, in Mississippi, dove deve staccare la spina alla madre in coma. È una commedia toccante e pungente sul lutto, dove perfino l’ultimo respiro prima di morire diventa una gag.
Com’è nata? Nel 2012, nel giro di 4 mesi, la Notaro ha rischiato la vita per un’infezione batterica, perso la madre e fatto una doppia mastectomia. Ma ha usato quel dolore per i suoi monologhi di cabaret in un club di Los Angeles, dove è diventata famosa per la battuta: «Hello. I have cancer» (Salve, ho il cancro).
Nel pubblico, c’era il comico Louis CK, che ha messo online le esibizioni. Il resto è storia: Tig ha vinto un Grammy, girato un documentario per Netflix e uno speciale di cabaret per HBO (dove mostra le sue cicatrici sul petto). One Mississippi parla proprio di quei 4 mesi infernali.
Fra i produttori, c’è appunto Louis CK, il comico di stand up più famoso d’America (creatore di Louie, Better Things e Baskets), che ha fatto da apripista ai suoi colleghi in Tv. Oltre alla Notaro, basta pensare ad Amy Schumer, Sarah Silverman e Aziz Ansari, tutti autori e attori di successo, che firmano le proprie serie. Hanno portato sul piccolo schermo una comicità più impegnata, che tocca temi come il razzismo, l’identità sessuale e le minoranze. Fra i loro fan più accaniti? Lena Dunham.
Margherita Corsi, Vanity Fair