Gwyneth Paltrow, dopo essere guarita dal Covid, ammette di avere dei problemi a lungo termine ma assicura anche di aver sperimentato, su se stessa, una ‘cura miracolosa‘ a base di prodotti naturali. L’uscita della popolare attrice ha però scatenato l’ira dei medici britannici e del Nhs, il servizio sanitario della Gran Bretagna.
Gwyneth Paltrow, il Covid e il Long Covid
Da tempo, Gwyneth Paltrow gestisce un sito di medicina alternativa, Goop. Pochi giorni fa, raccontando la sua esperienza con il contagio da coronavirus e i suoi effetti, aveva rivelato: «Ho avuto il Covid all’inizio e mi ha lasciato affaticamento, spossatezza e un senso di annebbiamento mentale. A gennaio, alcuni test hanno mostrato livelli molto alti di infiammazione nel mio corpo». Per questo motivo, spiega l’attrice, è arrivata la decisione di affidarsi ad un medico funzionale, il dottor Will Cole, che l’ha visitata ed ha accertato che quello di Gwyneth Paltrow è uno dei casi in cui la strada per la completa guarigione dal Covid è più lunga del solito.
Gwyneth Paltrow, la cura contro il Long Covid
Per superare gli effetti del cosiddetto ‘Long Covid‘, sintomi che compaiono a mesi di distanza dalla completa negativizzazione, Gwyneth Paltrow ha spiegato di aver fatto ricorso a metodi alternativi. «Tutto quello che sto facendo mi fa stare meglio, come se fosse un regalo per il mio corpo. Mi alleno la mattina e faccio la sauna a infrarossi il più spesso possibile, voglio guarire!», aveva spiegato l’attrice.
Gwyneth Paltrow, l’ira dei medici: «Irresponsabile»
La reazione del servizio sanitario britannico non si è fatta attendere. Gwyneth Paltrow aveva anche suggerito di utilizzare beveroni a base di erbe e ‘digiuno intuitivo’ per superare gli effetti del Long Covid e questo ha scatenato l’ira di Stephen Powis, numero uno del Nhs. «Dobbiamo prendere gli effetti a lunga scadenza del Covid e applicare metodi scientifici. Tutti gli influencer che utilizzano i social media hanno il dovere di essere responsabili al riguardo» – le parole del dottor Powis – «Ci sono persone famose in tutto il mondo, capaci di influenzare migliaia se non milioni di pazienti con soluzioni non raccomandate che non solo sono inutili, ma potrebbero anche essere dannose».
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