‘The Wandering Earth’, Netflix distribuirà il primo blockbuster di fantascienza cinese

‘The Wandering Earth’, Netflix distribuirà il primo blockbuster di fantascienza cinese

Costato oltre 50 milioni di dollari ne ha già incassati oltre 600, un record nella storia delle produzioni cinesi. Costringendo così la piattaforma ad acquisire il film. La trama è un classico: astronauti e scienziati che cercano di salvare la Terra dalla fine

Sta sbancando i botteghini cinesi con incassi da record. Si è fatto strada nei cinema americani. E ora atterrerà pure su Netflix, a beneficio dei 150 milioni di abbonati in tutto il mondo. Non si ferma più l’ascesa alle stelle di The Wandering Earth, il primo blockbuster di fantascienza mandarino, uscito nelle sale un paio di settimane fa durante le vacanze del Capodanno lunare. La storia è un classico di genere: un gruppo di astronauti, di scienziati e di ragazzi trovati per caso in prima linea cercano di salvare la Terra, evitando una fatale collisione con Giove. Allerta spoiler: alla fine ce la fanno, in un crescendo di eroici sacrifici ed effetti speciali costato oltre 50 milioni di dollari, ma che al momento ne ha già incamerati oltre 600, record nella storia dell’Impero al centro.”Questo film è una mirabolante festa per gli occhi, con una scala di produzione enorme vista di rado nei film mandarini”, hanno dichiarato ieri i portavoce di Netflix, annunciando l’acquisizione dei diritti. Una sorta di ulteriore, prestigioso, sigillo di qualità per il lungometraggio diretto dal regista Frant Gwo. Un successo chiamato e costruito con sapienti operazioni di marketing, ma non per questo scontato. Fino a ieri infatti in Cina, avviata a diventare il primo mercato del grande schermo al mondo, la fantascienza era un genere poco apprezzato. Perfino gli ultimi episodi di Guerre Stellari sono stati dei flop. Il successo di The Wandering Earth potrebbe averne cambiato per sempre la percezione, grazie a un cast stellare e una postproduzione a livelli hollywoodiani, che bilancia con l’effetto “wow” i difetti di trama e dialoghi.Un film che non raggiunge le altezze dei maestri americani, si ispira qui e là ad Armageddon o Interstellar, ma non sfigura, la paura che finora aveva trattenuto l’industria cinese dal girare fantascienza. L’altra era che la storia delle stelle conquistate dai cosmonauti comunisti, ma non russi, risultasse ridicola. Ma anche questa è stata cancellata, grazie al programma spaziale di Xi Jinping, che ha appena portato il Dragone fin dove nessuno era mai arrivato, cioè sul lato “oscuro” della Luna. Potenza spaziale a tutti gli effetti, perfino la Nasa ora trema.Questa storia, ora Netflix la giudica credibile anche ad occhi e orecchie “occidentali”. D’altra parte da tempo di vocifera che la concorrente Amazon stia trattando per acquisire i diritti de Il problema dei tre corpi, pluripremiato romanzo dello scrittore cinese Liu Cixin, che è anche l’autore del racconto da cui è tratto The Wandering Earth. Si dice che gli studios di Bezos ne vogliano fare una serie di tre stagioni dal budget miliardario. La fantascienza cinese già viaggia verso nuove costellazioni.

Filippo Santelli, repubblica.it

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