È interessante constatare come, giorno per giorno, nel tardo pomeriggio su Raiuno, il game L’Eredità, condotto ora da Flavio Insinna (che fu però ideato da Carlo Conti e per anni guidato da Fabrizio Frizzi) stia sempre intorno ai 5 milioni di ascolto e il 23/25% di share. Risultati che tanti canali televisivi non ottengono nemmeno in prima serata. Al di là del gioco che funziona, conta anche l’età media del pubblico di Raiuno che, specie nel pomeriggio, è quasi tutto femminile. Questo porta ad una fidelizzazione che altri programmi non riescono ad ottenere ed è sufficiente un conduttore capace, come Flavio Insinna, per fare buoni risultati. Nella stessa collocazione, sempre su Raiuno, nei mesi estivi, va in onda Reazione a catena, che l’altr’anno è stato condotto da Gabriele Corsi in maniera esemplare. Anche lì, ottimi ascolti, per ribadire il concetto appena espresso della stanzialità del pubblico del pomeriggio di Raiuno.Vogliamo complimentarci con Marco Liorni e la sua redazione per la qualità delle storie che ogni sabato, alle 16.40, vengono proposte a Italia sì, su Raiuno. Sono ben scelte e offrono motivo di riflessione o, comunque, talvolta anche di commozione. Un merito va anche ai tre “saggi”, Mauro Coruzzi, Rita Dalla Chiesa ed Elena Santarelli.Saluto il ritorno in televisione di Maurizio Crozza, in Fratelli di Crozza, a partire da venerdì 22 febbraio su Nove. L’ho scritto e lo ripeto: dopo Alighiero Noschese e Gigi Sabani, Crozza è un grandissimo imitatore.
Maurizio Costanzo, liberoquotidiano.it