Vera Gemma, figlia dell’icona degli spaghetti western Giuliano Gemma, racconta la sua vita fatta di eccessi, eredità sperperate e una carriera poliedrica che la ha portata dalla domatrice di tigri al circo alla spogliarellista. Nel frattempo, il film “Vera”, ispirato alla sua vita, è in corsa per l’Oscar come miglior film straniero per l’Austria.
Nel corso della sua vita, Vera Gemma ha sperimentato diversi ambiti artistici, passando dalla recitazione a teatro e al cinema con registi come Dario Argento, Paolo Virzì e Pupi Avati. Tuttavia, ha rinunciato alla carriera di attrice quando ha capito che in Italia non sarebbe mai stata considerata come protagonista a causa delle sue caratteristiche estreme.
Dopo aver ereditato una somma di denaro alla morte della madre, Vera ha vissuto un periodo di eccessi, consumando rapidamente la sua eredità. In un momento di bisogno finanziario, ha deciso di intraprendere la carriera di spogliarellista a Los Angeles, dove ha trovato successo immediato, guadagnando 1200 euro in un solo giorno.
Il film “Vera”, ispirato alla sua vita, è stato accolto positivamente al Festival di Venezia, vincendo premi per la migliore regia e la migliore attrice. Vera Gemma ha condiviso il suo entusiasmo riguardo alla reazione del pubblico statunitense, sottolineando il riso e gli applausi durante la proiezione a Los Angeles.
Oltre alla sua carriera cinematografica, Vera Gemma ha parlato della sua infanzia e dell’ossessione dei genitori per la bellezza. Ha ricordato che, nonostante non abbiano mai parlato di droghe, i genitori si sono raccomandati di non ingrassare e hanno fatto rifare il naso a lei e sua sorella. Nonostante i momenti di ribellione da adolescente, ha dichiarato di non essere mai diventata dipendente da droghe.
La sua vita, ricca di esperienze variegate, continua a evolversi, con nuove opportunità nel mondo cinematografico internazionale che si aprono per Vera Gemma.